“Come lavare le mani” è stata una delle ricerche più frequenti sul web in tempi di Coronavirus. Ma se l’igiene viene al primo posto, l’uso frequente di acqua (magari calcarea) e sapone o di igienizzanti a base di alcol ha un effetto collaterale: la pelle delle mani si screpola, si secca, diventa ruvida al tatto.
«È una situazione nota alle categorie che per lavoro hanno spesso le mani a contatto con l’acqua», spiega Corinna Rigoni, dermatologa a Milano. «Lavandoti spesso, accuratamente e con energia (come devi fare) elimini dalla cute il film idrolipidico che la protegge da irritazioni, arrossamenti, ragadi e fissurazioni, e nei casi più gravi si arriva a sviluppare dermatiti da contatto o allergiche». La soluzione più semplice? Usare con frequenza una crema specifica per le mani.
Quale crema usare
«Durante il giorno applica formule riparatrici e protettrici ma leggere, con principi come l'olio di crusca di riso che offre anche una protezione dai raggi solari, antiossidanti (Omega 3-6) e nutrienti (olio di mandorle dolci e di albicocca).
La sera, prima di coricarti, abbonda con le creme più ricche, con glicerina, urea, allantoina, oli e burri vegetali, vitamina E, da usare anche come impacco per tutta la notte, naturalmente indossando dei guanti di cotone», raccomanda la dermatologa.
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Articolo pubblicato sul n. 13 di Starbene in edicola dal 10 marzo 2020