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Cosmetici green: le 10 parole per scegliere i prodotti naturali

Ami usare i cosmetici naturali? La cosmetologa ti spiega le 10 parole chiave a cui fare attenzione per scegliere a colpo sicuro

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Per il trucco preferisci i prodotti naturali, ovvero quelli che contengono ingredienti vegetali? Bene, ma come scegliere? Perché il termine “naturale” è una definizione generica: identifica un cosmetico che contiene al suo interno ingredienti “verdi”, ma come essere sicuri che la percentuale di quete sostanze sia alta? Abbiamo individuato con la cosmetologa Giulia Penazzi, 10 parole chiave che ti aiuteranno a fugare i dubbi.

  • Acqua Può arrivare oltre al 90% sul totale della formula e in genere si usa quella distillata, microbiologicamente pura. Ma se vuoi un prodotto ancora più green, sceglilo con acqua termale, di sorgente o estratta da piante e fiori: lo trovi dichiarato sulla confezione.


  • Alcol In un cosmetico naturale l’alcol etilico ha funzione di conservante e solvente per molti principi attivi. I prodotti bio certificati possono contenere soltanto alcol etilico naturale o alcol alimentare biologico, ottenuto dalle piante (alcohol denat).


  • Bio Un cosmetico, per essere chiamato bio, deve avere sulla confezione un marchio con il nome di uno degli enti certificatori. Esistono delle norme uguali per tutti: nei prodotti bio le piante utilizzate non devono essere state coltivate con l’impiego di fertilizzanti artificiali o pesticidi. Inoltre non devono essere presenti ingredienti Ogm o derivati dal petrolio.


  • Cruelty free Dal 2013 in Europa è vietato testare sugli animali gli ingredienti e i prodotti finiti. Le aziende possono però ricorrere alla sperimentazione nei Paesi extra-Ue per i prodotti destinati a quei mercati. Le multinazionali che appongono volontariamente le diciture Cruelty free e Non testato sugli animali dichiarano di non farlo ma se vuoi che l’impegno sia certificato da enti esterni devi controllare che la casa cosmetica aderisca allo standard internazionale Stop ai test su animali voluto dalla Lav.


  • Eco È un termine generico: le aziende che lo usano in genere poi specificano la loro attenzione alla sostenibilità ambientale, con l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e prodotti a chilometro zero, o con l’impegno in progetti di riforestazione per compensare l’anidride carbonica emessa durante la produzione.


  • INCI Ai primi posti della lista degli ingredienti dovresti trovare nomi di piante scritte in latino (il termine botanico). Significa che non hanno subìto processi chimici. Se accanto hanno un asterisco, provengono da agricoltura bio. Le sostanze di sintesi dovrebbero trovarsi in fondo alla lista; sono indicate in inglese o con un codice numerico, nel caso dei coloranti.


  • Olio Esistono cosmetici al 100% naturali? Sì, per esempio gli oli vegetali: argan, mandorle, cocco... E se sono certificati, provengono da agricoltura bio. Non hanno bisogno di conservanti perché contengono vitamina E, un antiossidante naturale.


  • Packaging Meglio scegliere prodotti contenuti in confezioni essenziali, riciclabili (cartone e vetro) o in materiali riciclati e quindi a impatto zero. Alcuni marchi, per esempio, utilizzano bioplastica derivata dal mais che va gettata nella raccolta dell’umido.


  • PAO Ossia period after opening. Precisa la durata massima del prodotto dopo l’apertura: è espresso in mesi e indicato con un barattolino scoperchiato e un numero. Nei cosmetici green i conservanti sono sostanze “light” e innocue per la pelle, come l’acido citrico, sorbico o il sodio benzoato, usati anche per gli alimenti e quindi la scadenza è tra i 3 e i 9 mesi.


  • Vegan Un cosmetico vegan non solo non può essere testato sugli animali: non deve contenere ingredienti di origine animale. Le alternative verdi ci sono: il collagene, per esempio, viene sostituito con glicoproteine di derivazione vegetale. Alcuni enti, come VeganOK, certificano queste caratteristiche.


Gli enti certificatori

In Europa esistono diversi enti certificatori: per esempio Ecocert, Bdih, Bio Inspecta, Icea e CCPB (questi ultimi due sono italiani). Ciascuno ha i propri marchi e disciplinari, ossia regole che devono essere rispettate. Alcuni hanno aderito anche a un altro disciplinare, NaTrue, molto diffuso, che distingue gli ingredienti in 3 categorie: sostanze naturali (non sottoposte a trattamenti chimici); sostanze natural-identiche (manipolate con semplici metodi di trasformazione); sostanze natural-simili (vengono modificate con trattamenti chimici). NaTrue assegna una, due oppure tre stelle a seconda di quante sostanze naturali contiene un cosmetico. Con tre stelle il 95% di ingredienti deve essere biologico.


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Articolo pubblicato nel n° 22 di Starbene in edicola dal 14 maggio 2019



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