UN PERCORSO DA FARE INSIEME
Non solo. C’è da tenere in considerazione l’aspetto psicologico di un cambiamento nell’aspetto fisico. «Durante l’adolescenza l’immagine interiore di sé non è definita ma in continua trasformazione », spiega Laura Piccinini, psicologa clinica e psicoterapeuta.
«Gli studi dicono che l’insoddisfazione in seguito a un intervento estetico è molto più frequente proprio nelle persone giovani, poiché la loro identità si sta ancora formando.
Di fronte a una figlia che vuole ricorrere al chirurgo, soprattutto per difetti minimi, i genitori dovrebbero, prima di giudicare e negare, chiedersi cosa c’è dietro (il suo ragazzo che le ha fatto notare una piccola imperfezione, un gruppo di amiche ipercritiche, il desiderio di assomigliare a una celeb...) e aiutarla a riflettere, eventualmente con l’aiuto di uno psicologo.
Senza deridere queste motivazioni, perché in quel momento sembrano importantissime, ma consigliando di non avere fretta e ponderare bene la decisione per non doversi poi pentire. Certo, vi sono situazioni in cui un difetto fisico può compromettere davvero l’equilibrio psicologico (per esempio le orecchie a sventola o un seno vistosamente più piccolo dell’altro) e allora la correzione è certamente utile».