di Ilaria Perrotta
In fatto di capelli, la dichiarazione di bellezza del momento è: pensare in grande. Sono varie le correnti di tendenza che stanno portando là dove tutto è iniziato, ovvero, per molte, l’accettazione della propria naturale texture tricologica. Insomma, l’eleganza del riccio, del vaporoso, dell’indomito, che non si piega a tool, piastre e trattamenti liscianti (perché, diciamolo, una donna su cento ha nel suo DNA il liscio televisivo), è sotto ai nostri occhi. Del resto è da qualche stagione che, anche nel segno dell’hair positivity, i ricci spopolano sui social diventando messaggeri d’inclusione e libertà d’espressione.
«I capelli sono uno dei mezzi di comunicazione che abbiamo per esprimere la nostra identità e sono anche la parte più modificabile del nostro corpo. È naturale che su di loro si concentrino molte fantasie di cambiamento. Soprattutto in estate, poi, sentiamo spesso la voglia di rinascere, abbandonando ciò che nasconde e limita il nostro corpo per ritrovare leggerezza, colore, l’espressione delle emozioni», spiega Paola Pizza, psicologa della moda e autrice del blog psicologiadellamoda.com.
«Passare dai capelli lisci, piastrati, disciplinati con cura, ai ricci o mossi in modo naturale esprime il passaggio dalla volontà di ordine ed eleganza a quella opposta di libertà e di autonomia. Inoltre, i ricci hanno anche un significato simbolico di seduzione, mostrano la parte più istintiva e selvaggia».
Orgoglio curly
I capelli ricci hanno addirittura una giornata dedicata: il 16 marzo negli Stati Uniti si celebra il National Curl Crush Day, in cui si incoraggiano le portatrici sane di chiome a spirale ad amarle e mostrarle in tutto il loro splendore. Del resto, sulla scia del trend della valorizzazione dell’unicità e dei tratti distintivi che fanno essere speciale ognuna di noi, tantissime dive hanno smesso di piastrare le loro chiome, abbracciando il loro lato più morbido.
Sono sempre più, infatti, le celebrità che si mostrano con i capelli mossi e vaporosi, ma sempre con stile. Da Amanda Seyfried all’ultimo Met Gala a Zendaya (nella foto), Selena Gomez, Emily Ratajkowski fino a Catherine Zeta Jones, molte di loro, da diverse stagioni, sfoggiano i loro ricci naturali. Mentre un’irriducibile del mosso come Sarah Jessica Parker, tornata alla ribalta grazie alla seconda stagione di And Just Like That, continua a suscitare ondate di desiderio per i capelli vorticosi quasi quanto per le sue Manolo Blahnik.
Nel frattempo, vengono lanciate sul mercato sempre più linee styling & care dedicate. Nell’attesa di Fenty Hair di Rihanna (marchio solo registrato per ora), ovviamente 100% inclusivo.
Tieni alto il volume
La moda, poi, ha dato da tempo la sua benedizione. Le sfilate primavera/estate 2023 hanno decretato che il vero must-have della bella stagione sono proprio le chiome con permanente (come quelle, subito copiatissime, delle sorelle Hadid in passerella da Tom Ford) e selvagge stile anni ’80.
«I ricci oggi più che mai conoscono una nuova rivincita. Il trend più attuale si rifà un po’ agli hairstyle in voga tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80. Ma la peculiarità, adesso, è che occorre saper trattare e idratare i capelli per ottenere svariate tipologie di riccio, che si muovono attraverso un’estrema morbidezza fino a raggiungere quella definizione data da prodotti ad hoc che sigillano e lucidano la chioma», afferma Vincenzo Panico, direttore artistico Care & Styling Wella Italia.
L’effetto spiaggia è molto ricercato, ma come si ottiene? «Il modo migliore per simulare l’azione del sale marino sui capelli è usare un diffusore, alleato n.1 per asciugarli in estate. A meno che non lo si faccia en plein air», suggerisce l’esperto.
Chioma sotto protezione
Le vacanze, decisamente, cominciano dalla testa: occorre infilare in valigia un beauty-case su misura per i capelli, scoprendo così che relax fa rima con #goodhairday. Che siano onde, boccoli o ricci afro, quello che conta, sia prima di partire che durante i giorni al mare, è che i capelli siano sempre elastici e fluenti. Quindi occhio all’idratazione e allo styling anti-frizz.
«Il principale problema dell’esposizione al sole è la disidratazione. Idratare e proteggere i capelli è quindi essenziale. Ci sono tanti principi attivi umettanti, ma noi consigliamo maschere e trattamenti ricchi di mucillagini, una sostanza vegetale in grado di immagazzinare e rilasciare acqua donando ai capelli profonda idratazione e volume. Prima dell’esposizione al sole, è consigliabile applicare un leave-in ricco di oli particolarmente indicati come quello di karanja, e se i lavaggi sono molto frequenti è necessario alternare lo shampoo con un low poo, (letteralmente “poco shampo”, un approccio alternativo alla cura dei capelli, dedicato soprattutto a chi ha i capelli ricci o grassi e desidera lavarli in modo più delicato, efficace e rispettoso dell’ambiente) o un cowash (conditioner only wash, metodo di lavaggio alternativo molto leggero rispetto allo shampoo, pensato per chi ricorre spesso a lavaggi frequenti che possono inaridire e indebolire il capello). Un siero alla cheratina come trattamento serale aiuterà, infine, a riparare la fibra capillare e trattenere l’idratazione», raccomandano Incoronata Silvestri e Mina Semeraro, founder del brand Anarkhìa Bio.
E dopo l’estate? «Per ripartire con la testa giusta occorre una buona dose di impacchi nutrienti con burri e oli, alternati a trattamenti con proteine vegetali, come quelle di pisello, amminoacidi e vitamina H per riparare il fusto e aiutare il cuoio capelluto ad affrontare la stagione autunnale». Non ci resta che cavalcare l’onda, dunque, e lasciarci trasportare.
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