di Beatrice Serra
D’estate l’hair routine è tutto meno che scontata. Sì, siamo libere da phon, spazzola e capelli in piega ma quel piccolo grande cruccio che qualsiasi tinta, in un battibaleno, perde la sua bellezza rimane. Proprio nel momento in cui le tendenze capelli dell’estate 2022 parlano di colori pieni, avvolgenti e caldi.
Questa è la stagione del brunette, un castano profondo talora vicino al cioccolato, altre volte al mandorla o castagna. Sui biondi, invece, brillano il “fragola”, un dorato con sfumature ramate, e il luminoso Sunshine Blonde, tanti toni chiari (platino, grano, norvegese ecc.) mixati insieme. Intanto, emergono sempre di più il rosso Copper e il mogano, insieme al nero deciso ma in versione glossata. Non è tra le avanguardie, ma anche la famiglia delle tonalità multisfaccettate e piene di riflessi, che fanno tanto vacanza, si è aggiornata.
Dal Beach Bronde, il castano dorato, che adesso è fatto di balayage dalle radici alle punte, ma a ciocche più grandi di prima, agli shatush che hanno come sottofondo sfumature ambrate, con una punta di rosso.
Insomma, mettiamola così: la moda ci porta verso gradazioni sempre più naturali, in grado di catturare la luce intorno. Solo che per poter vibrare nella loro bellezza hanno bisogno di manutenzione. Come fare ce lo dice l’hair stylist Giuseppe D’Amato, titolare del negozio “Belli capelli” a Milano, sul filo dell’hairstyling sostenibile: colori naturali e uso di materiali riciclati.
Giuseppe, l’estate è nemica della tinta…
Peccato, però. Perché proprio adesso le donne hanno voglia di osare, di vedersi diverse. Ma ecco che la forte esposizione al sole, l’aria condizionata, la salsedine, il cloro, il sale, il vento aggrediscono i capelli, e li disidratano. E quando la chioma è secca, il colore artificiale diventa “brutto”. Soprattutto quello scuro che si ossida con più facilità.
Perciò, l’idratazione è la chiave di volta contro una testa “indefinita”, almeno a livello di colore?
Fondamentale, direi. Bisogna agire con almeno un mese d’anticipo rispetto alla partenza. Dico sempre, è meglio prevenire che curare, perciò propongo alle mie clienti di fare quei trattamenti che idratano e rinforzano i capelli: la laminazione o la ricostruzione a base di cheratina naturale o acido ialuronico li ristrutturano dall’interno e fanno in modo da renderli meno sensibili all’azione “sbiadente” dei raggi Uvb. Vale per chi va al mare, soprattutto, ma anche per chi fa vacanze diverse o rimane in città.
Nella routine giornaliera, che ci consigli?
Non lavarsi i capelli tutti i giorni, anche se andiamo al mare o in piscina. Lo shampoo va fatto ogni due giorni, magari alternandolo a quello secco, oppure basta risciacquare la testa e mettere il balsamo. Il detergente, poi, va scelto delicato e con tensioattivi naturali (come all’estratto di chinotto), neppure troppo schiumoso. D’estate, poi, più maschere si fanno tanto più i capelli saranno “contenti”, anche e soprattutto come colore. È un cosmetico ristrutturante e idratante che penetra in profondità, meglio se si tiene in posa anche tutto il giorno (o la notte per chi riesce a dormire con i capelli umidi).
In piscina o in spiaggia bisogna schermare anche i capelli?
Certo, in vendita ci sono tantissimi prodotti (da applicare sempre prima di uscire) che proteggono dall’esposizione solare senza ungere: oli non oli o spray con texure cremosa o lattescente. Eviterei quelli troppo unti: sono nutrienti ma attirano tanto sole, con il risultato che i capelli si seccano ancora di più.
E per l’asciugatura?
All’aria, tutte le volte che possiamo. Altrimenti con il phon ma a temperatura bassa e tiepida, per un’asciugatura lenta. In ogni caso, mai dimenticarsi di mettere prima un termoprotettore, soprattutto se vogliamo usare anche la piastra. Meno s’inaridiscono i capelli, più dura la pienezza e la brillantezza del colore.
Parlando di nuance, quali sono quelle più a tenuta di viramento?
Se si usano certe accortezze, non c’è motivo di rinunciare alla tinta preferita! I toner professionali, tra l’altro, salvano dalle sbavature tra una colorazione e l’altra, basta farli un giorno, massimo due prima della partenza. Quindi, la bionda può rimanere bionda e risolvere il problema con un toner chiarissimo mentre una bruna ne può usarne uno appena più chiaro della sua base, però con l’aggiunta di pigmenti naturali diretti (ne basta un cucchiaino nel balsamo). Fanno miracoli, tanta luce nella capigliatura, zero danni.
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