«Dal punto di vista estetico, i capelli crespi sono nemici delle donne: rovinano il taglio, che perde la sua forma, guastano il colore, che appare opaco, hanno anche una consistenza ruvida e secca. Colpa delle cuticole che ricoprono il fusto: si sollevano, assorbono umidità ed ecco l’effetto frizz», esordisce il parrucchiere multitasking Igor Rago, di Padova ma presente in tutta la Penisola, tra tutorial su YouTube e acconciature da passerella durante la settimana della moda. È a lui che abbiamo chiesto come gestire i capelli crespi.
L’inverno è una stagione che favorisce l’effetto frizz…
Nei giorni di pioggia e nebbia il capello assorbe l’umidità perché cerca di compensare la sua secchezza e, se ha le cuticole sollevate, diventa presto ingestibile. Anche il freddo secco peggiora il crespo: il capello è più disidratato e, a contatto con la lana di maglioni e sciarpe, accumula elettricità statica.
Quanto conta una giusta detersione contro il crespo?
Molto. Lo shampoo deve essere delicato e ricco di ingredienti idratanti ed emollienti: miele, burro di karitè, aloe, jojoba, latte di mandorla, acido ialuronico. Olio di pesca e olio di cocco per i capelli più spessi. Si possono lavare i capelli ogni 2 giorni, diluendo lo shampoo con acqua e poi massaggiando tutta la capigliatura.
E il balsamo?
È uno step importante perché ha un pH acido che contrasta l’alcalinità dell’acqua del rubinetto, apporta idratazione e chiude le cuticole. Si applica evitando le radici e si sciacqua rapidamente, magari con acqua distillata se l’acqua è molto calcarea o con acqua d’avena, idratante e protettiva. L’accorgimento è di non sciacquare via del tutto il balsamo, ma lasciare un piccolo residuo che aiuta a mantenere le chiome morbide, a contrastare il crespo e a dare alla capigliatura più definizione. Questo consiglio non vale per i capelli fini o molto grassi, perché li appiattirebbe troppo. A tutte, comunque, consiglio di fare una maschera almeno una volta alla settimana.
Esistono maschere specifiche?
Per gli ingredienti sono validi gli attivi emollienti, nutrienti e idratanti. La maschera per capelli si tiene in posa qualche minuto ed è importante applicarla su una capigliatura tamponata dall’eccesso di acqua. Se si ha tempo vale la pena tenere in posa l’impacco sotto uno strato di pellicola trasparente, perché il calore migliora la penetrazione degli attivi. Per la frequenza dipende dal tipo di chioma: se è secca e riccia, anche a ogni lavaggio fino a miglioramento della situazione; per gli altri tipi, una volta alla settimana.
È vero che non bisogna strofinare i capelli bagnati con l’asciugamano?
Sì. Per prima cosa bisogna eliminare l’eccesso di acqua con le mani, strizzando leggermente ma senza tirare per non spezzare i fusti (da bagnati sono più fragili), poi con un asciugamano in cotone o in microfibra si preme sulla capigliatura senza sfregare o frizionare. È un movimento delicato.
Che strumenti servono per lo styling?
Il primo step è una spruzzata di conditioner (balsamo) senza risciacquo per far scorrere la spazzola sulle chiome, poi una spazzola sciogli nodi: ha speciali setole morbide, che si piegano quando incontrano un nodo. Con questa si pettinano i capelli dalla punta verso la base, ovvero in senso inverso al solito, per non spezzare i fusti. Dopo, si vaporizza sulla capigliatura (a parte le radici) un prodotto che protegge dal calore. Crea un velo protettivo che mantiene l’idratazione del capello: a contatto con l’aria del phon, l’acqua dentro le chiome è trattenuta nel fusto anziché evaporare. Così si previene gran parte dell’effetto crespo.
Dopo si può passare all’asciugatura?
Calma. Se si vuole ottenere un bel liscio lucido, è il momento di applicare il prodotto ad hoc, in genere in crema o siero, mentre se si è ricce si applica una trattamento più ricco (tipo creme a base grassa) che definisce i boccoli senza farli gonfiare. È sconsigliato invece l’uso di schiume che, contenendo alcol, disidratano il capello.
Come si asciugano i capelli crespi?
Dipende da cosa si vuole ottenere. Spazzola (piatta tipo paddle brush o tonda, in setole di cinghiale o ceramica) e phon per un look liscio, diffusore per un effetto ricci definiti. In entrambi i casi, bisogna tenere il getto dell’aria calda dall’alto verso il basso in modo da seguire il senso delle cuticole, che così non s’aprono. Il top è dare un’inclinazione di 45° al getto d’aria per far sì che le squame del fusto si allineino e riflettano meglio la luce. Altro consiglio: il phon migliore è a ioni, in quanto contrasta l’effetto elettrostatico e mantiene meglio l’idratazione. Con i phon standard è meglio usare una temperatura media, non troppo calda, per non sensibilizzare la chioma e peggiorare il crespo.
E la piastra come si utilizza?
È importante che i capelli siano ben asciugati con phon e spazzola, prima di accendere la piastra, altrimenti il crespo viene fuori subito (o quasi). Per capelli a piombo, la piastra va passata ciocca per ciocca, tirandole leggermente. Mentre per le punte all’infuori o all’indentro, basta fare una torsione alla fine della ciocca. Il look onde, invece, s’ottiene arrotolando le ciocche con la piastra e poi srotolandole dolcemente. Una volta che i capelli si sono raffreddati, si aprono con le dita.
La piega come va fissata?
Se lo styling è a onde, si vaporizza la lacca sulla spazzola che va passata sulla capigliatura. In questo modo si crea un film che protegge dall’umidità. Se liscio, non aggiungerei nulla. Un buon trucco anti crespo è dormire con un turbante (o un foulard) di seta, soprattutto quando piove.
Cosa ne pensi del trattamento alla cheratina, da fare in salone?
Consiste nel fare penetrare nei capelli la cheratina idrolizzata con una piastra ad altissima temperatura, 220-230° C, che va a cambiare la struttura del capello: si passa su ogni ciocca 10-15 volte finché la sostanza non si fonde con la cheratina del capello. Ma, a parte la praticità che dà avere i capelli più lisci, non è una cura ricostituente. Anzi.
Quali tagli consigli per i capelli crespi?
Tutto è possibile, la differenza la fa il tempo a disposizione per la messa in piega. Se è poco, meglio portare i capelli lunghi e pari, da tenere in ordine con la spazzola elettrica. Viceversa, puoi permetterti anche un taglio medio scalato.
IL COLORE GIUSTO PER CHI HA I CAPELLI CRESPI
Per chi ha i capelli crespi è importante evitare di decolorare o di ossigenare la chioma: il fusto si inaridisce troppo e l’effetto frizz diventa difficile da gestire. Meglio le tinte che non contengono acqua ossigenata oppure quelle semi permanenti, magari a base di pigmenti vegetali, che sbiadiscono con i lavaggi. Ma la cosa migliore è evitare il fai da te e affidarsi al parrucchiere di fiducia per una colorazione “su misura” e priva di sostanze che possono aggravare il crespo.
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Articolo pubblicato sul n. 1 di Starbene in edicola e in digitale a gennaio 2021