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Via tossine e gonfiori: 3 pediluvi rigeneranti da provare

Ecco 3 pediluvi rigeneranti che eliminano le tossine e i gonfiori agendo sul sistema circolatorio e linfatico. Trovi anche le dritte per un automassaggio che drena



Un rito di relax ma anche di vero benessere, per il piacere dei piedi e non solo. Un pediluvio ad hoc da eseguire 2-3 volte alla settimana è un modo piacevole e semplice per detossinare l'organismo.

«I piedi sono l’estrema periferia della circolazione sanguigna e linfatica e danno impulso a tutto il sistema circolatorio: così, concentrandoti su di loro non solo favorisci il riassorbimento locale dei gonfiori e di eventuali ristagni di liquidi e tossine, ma ottieni benefici in tutto il corpo, compresa la pelle, che viene meglio irrorata, nutrita e ossigenata», dice il dermatologo ed esperto di medicine naturali Carlo Di Stanislao.

Ecco tre pediluvi da provare subito.


  • Pediluvio ad alta concentrazione salina

L’arte idroterapica in Giappone vanta una tradizione antichissima. Così come il pediluvio (ashiyu, in lingua nipponica), che di questa pratica è un fiore all’occhiello: a Tokio alcuni cafè offrono ai clienti la possibilità di sorseggiare un tè con i piedi immersi in un piacevole pediluvio con acqua ad altissima concentrazione salina.

Anche tra le pareti di casa tua puoi replicare il pediluvio tradizionale giapponese riempiendo una bacinella o altro contenitore con acqua calda (38 °C), versando almeno un chilo di sale grosso da cucina (o sali del Mar Morto o sali termali), che drena i liquidi, detossina e tonifica la mente, e restando in ammollo per 20 minuti.


  • Pediluvio con le alghe

Oltre a stimolare la circolazione sanguigna e linfatica e a migliorare l’ossigenazione cellulare, le alghe hanno potenti proprietà detox grazie ai loro straordinari componenti.

«Le specie di alghe che hanno maggiori capacità detossinanti sono la Laminaria digitata, la Fucus vesiculosus e la kombu, ricchissime di iodio, vitamine e oligoelementi e con notevoli quantità di acido alginico, che facilita i processi di eliminazione degli inquinanti dall’organismo», osserva il professor Di Stanislao.

In alternativa alle formule già pronte per l’uso, puoi procurarti dell’alga kombu fresca, essiccarla nel forno, sminuzzarla e poi versarla nell’acqua calda del pediluvio.


  • Pediluvio caldo e freddo

Prendi spunto dall’idroterapia per migliorare la performance detox e antistanchezza del tuo pediluvio e dare un’ulteriore sferzata alla circolazione venosa e di riflesso linfatica: appena terminata l’immersione in acqua calda, riempi una bacinella capiente con 20-30 cm d’acqua fredda (circa 20-22 °C) e calpesta energicamente con i piedi in ammollo per 1-2 minuti massimo.

Oppure esegui una doccia parziale Kneipp. «Dirigi lo spruzzo della doccia regolato su un getto lieve e a temperatura prima medio-calda (per non più di 1 minuto), poi medio-fredda (per non più di 1 minuto), iniziando dalla pianta del piede destro, salendo lentamente sino all’inguine e ridiscendendo sempre sulla stessa gamba. Ripeti sull’altra. Esegui sempre lontano dai pasti», consiglia Carlo Di Stanislao.


L’automassaggio che drena

Al pediluvio puoi combinare un automessaggio. Puoi vivacizzare e moltiplicare l’effetto drenante, decongestionante e rilassante dei diversi tipi di pediluvio eseguendo, mentre hai piedi in immersione, questo automassaggio Tao.

Inizia dalla punta delle dita con tocchi delicati e prosegui con movimenti un po’ più energici verso la caviglia. Allarga e distanzia le dita, poi massaggiale con movimenti circolari una ad una da sei a nove volte, insistendo un po’ sul mignolo per facilitare l’eliminazione di ristagni e tossine.


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