Avresti mai detto che l’inquinamento casalingo supera quello presente nelle strade? E invece è proprio così, lo ha dimostrato una ricerca dell’Environmental Protection Agency, l’agenzia per la protezione ambientale del governo Usa: nei Paesi occidentali i livelli di sostanze pericolose per la salute presenti fra le mura domestiche sono fino a 5 volte superiori rispetto a quelle che ci sono all’aperto.
«È proprio per questo che da qualche anno è attivo in Italia il primo gruppo di studio nazionale sull’inquinamento indoor, con l’obiettivo di suggerire le regole di comportamento più efficaci per tutelare la salute», spiega la dottoressa Loredana Musmeci, direttore del Dipartimento ambiente e prevenzione primaria dell’Istituto superiore di sanità.
I pericoli si celano un po’ ovunque: nei detergenti per pavimenti e piastrelle, ricchi di ammoniaca, nei mobili in truciolato, che possono contenere solventi tossici, negli abiti appena ritirati dalla lavanderia, che rilasciano composti organici volatili di vario tipo.
«In casa trascorriamo fino al 60% del nostro tempo, ecco perché dovremmo essere particolarmente attenti alla qualità dell’aria domestica», fa notare Musmeci. «Un’esposizione prolungata a sostanze nocive può aumentare il rischio di malattie respiratorie, crisi d’asma e reazioni allergiche come riniti e dermatiti». Come difendersi? Ecco i consigli.
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