«Il botulino utilizzato in medicina estetica non paralizza i muscoli, non migra, non crea allergia, è un farmaco certificato direttamente dal Ministero della Sanità, dalla sicurezza comprovata»: Gabriele Muti, chirurgo plastico a Milano, segretario nazionale AICPE (Associazione Italiana di chirurgia plastica estetica), sgombra il campo dai pregiudizi.
«Certo il suo nome, tossina botulinica, suona minaccioso ed evoca tossicità. Ma di questa proteina esistono 7 tipi diversi e solo due (A e B) sono considerati dalla medicina: si utilizzano dal 1975 e ora anche in neurologia, ginecologia, urologia, oculistica, in dosi (mai tossiche) anche 100 volte superiori a quelle impiegate in medicina estetica».
In questo campo, i suoi impieghi sono essenzialmente antirughe: vediamo come agisce.
Su fronte e contorno occhi
Il botulino è un neuromodulatore: in pratica, blocca il comando che va ai muscoli (ma anche alle ghiandole, e per questo è utilizzato nei casi di iperidrosi per ridurre la sudorazione). In medicina estetica, viene iniettato per ridurre le rughe frutto della contrazione muscolare, quindi al 90% su fronte, contorno occhi, zampe di gallina.
«Mai nelle labbra, sia chiaro. Sono stufo di sentire dire “labbra gonfiate dal botox”: questa sostanza è un antirughe, non un filler volumizzante», precisa lo specialista.
«Si utilizza sempre diluito in soluzione fisiologica e viene iniettato nelle rughe della fronte e del contorno occhi alle giuste dosi, senza paralizzare la mimica, ma semplicemente rilassando le zone corrugate». Agisce in un raggio di circa 3-4 mm dal punto di inoculo, senza migrare in altre zone.
«Le reazioni allergiche sono pressoché inesistenti (deve prestare attenzione solo chi è allergico all’albume d’uovo). I risultati sono visibili dopo qualche giorno (tra il terzo e il settimo giorno dopo il trattamento, in casi rari al decimo) e si raggiunge il massimo dell’effetto dopo un mese», spiega il dottor Muti.
I suoi effetti antirughe perdurano per 3-6 mesi, dipende dalla profondità delle rughe: nelle persone più giovani, prima dei 40 anni, sono sufficienti 2 trattamenti all’anno, per chi è più avanti con l'età ne occorrerà anche 1 ogni 3 mesi.
«Ma attenzione: il botulino innesca un circolo virtuoso, per cui man mano si produce un miglioramento. In pratica, la pelle che, grazie al rilassamento, non resta continuamente “piegata”, migliora il suo aspetto: la ruga non scompare ma si attenua», assicura lo specialista.
Risultati naturali
Una delle critiche che più di frequente viene rivolta al botulino è che toglie espressività.
«L’effetto “paralisi” è dovuto a un eccesso di utilizzo: alle giuste dosi il risultato è naturale. Certo, la stessa quantità di prodotto su una donna di 40-45 anni regala un risultato armonioso, con una bella qualità della pelle, su una di 60 può creare un contrasto con il resto del volto.
Per questo, alle pazienti più avanti negli anni consiglio di non trattare nella stessa seduta occhi e fronte: agisco prima sulla fronte e poi, dopo un mese e mezzo, sulle zampe di gallina, così da equilibrare il risultato complessivo», precisa il chirurgo.
Il trattamento con il botulino si può effettuare in qualsiasi stagione, senza problemi di esposizione al sole. «Ciò che bisogna sapere è che si utilizza un ago, quindi c’è sempre la possibilità di ledere un capillare: per questo si consiglia di non fare attività fisica intensa o saune dopo le iniezioni, per evitare una vasodilatazione che potrebbe causare un piccolo ematoma (livido)», spiega lo specialista.
In commercio ci sono tre marchi di botulino a uso estetico, tutti certificati e sicuri. Ultimamente si sente parlare di “microbotulino”, ovvero una tossina iperdiluita, eventualmente mixata con sostanze biorivitalizzanti.
Il costo del trattamento del terzo superiore del viso (fronte e occhi) va, a seconda dell’operatore, dai 250 ai 450 euro. Un prezzo inferiore ai 250 euro può fare sospettare che non vengano utilizzate dosi adeguate.
Altri usi
I medici più esperti utilizzano la tossina botulinica a scopo estetico anche in altre zone del viso, oltre a fronte e contorno occhi.
«Si tratta di casi particolari, ma i risultati sono ottimi. C’è chi, quando sorride, piega la punta del naso verso il basso: con un’iniezione di botulino si sblocca il muscolo e si lascia libero il naso di puntare verso l’alto.
Discorso simile per chi sorridendo scopre le gengive: si può ottenere un abbassamento della zona superiore del labbro. Sempre nell’ambito del sorriso, quando gli angoli delle labbra si piegano all’ingiù con il trascorrere degli anni e si formano le cosiddette linee della marionetta, un po’ di botulino (in sinergia con acido ialuronico) può liberare le zone contratte verso l’alto.
Un altro muscolo che trae giovamento dal trattamento con il botulino è il massetere, il muscolo masticatore che è perennemente contratto e ipertrofico in chi digrigna i denti: ovviamente l’iniezione va sempre associata a un trattamento ortodontico», conclude il dottor Muti.