di Gianluca Liva, dell’associazione Factcheckers
Da qualche settimana migliaia di account social hanno condiviso un video, una compilation di trucchi domestici per scoprire se nel cibo che mangiamo ogni giorno vi è la presenza di una qualche sostanza nociva pericolosa. Uno di questi trucchi riguarda il riso.
Per metterlo in pratica è sufficiente prendere una padella, riscaldarla e metterci dentro il riso che vogliamo analizzare. Dopo pochi istanti a contatto col metallo rovente, alcuni apparenti chicchi diventano scuri, rivelando così di essere nient’altro che piccoli frammenti di plastica. Questo sarebbe un espediente utilizzato dai produttori per aumentare il peso delle partite di riso e, di conseguenza, trarre maggiore profitto. Il video non da altre informazioni. Si tratta di un falso, creato per diffondere un messaggio allarmistico.
Le bufale sulla presenza di plastica nel riso sono ricorrenti e possono avere come genesi la notizia (vera) risalente al 2011 di una azienda cinese che era stata condannata per avere venduto in patria riso contaminato con plastica. Da allora non è mai più stato segnalato un altro caso analogo. Il riso attualmente in vendita non ha bisogno di essere testato in casa per verificare la presenza di plastiche dato che subisce controlli rigorosi. Per qualsiasi informazione, il portale a cui rivolgersi è quello del Ministero della Salute, che segnala con prontezza qualsiasi problema di sicurezza alimentare.
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Articolo pubblicato nel n° 27 di Starbene in edicola dal 18 giugno 2019