di Margherita Monfroni
di Margherita Monfroni
“Edema” è il termine medico con cui si indica il gonfiore localizzato. In presenza di edema, infatti, si evidenzia un rigonfiamento di una piccola parte o di tutto il corpo, causato da un accumulo di liquidi negli spazi interstiziali, ovvero nelle aree che circondano i vasi sanguigni.
Tra le molteplici cause all’origine di un edema possono rientrare alcuni tipi di farmaci, lesioni o infezioni, la gravidanza e diverse patologie. Il trattamento del gonfiore, quindi, dipenderà dalla causa scatenante.
Che cos’è?
«L’edema è di per sé un sintomo, non una patologia – spiega il dottor Carmine Gazzaruso, responsabile del Pronto Soccorso dell’Istituto Clinico Beato Matteo, Vigevano – Si presenta con un evidente gonfiore, dato da un accumulo di liquidi nell’organismo. È una manifestazione che può colpire indifferentemente gli arti inferiori ma anche le braccia, le mani, oppure il viso o gli occhi. Può anche essere esteso all’intero organismo».
Talvolta, come nel caso di un'infezione, il gonfiore può essere utile all’organismo: una maggiore quantità di liquido interstiziale, infatti, consente di avere a disposizione un maggior numero di globuli bianchi per combattere l’infezione.
Quali possono essere le cause?
«L’edema può essere il sintomo di un numero rilevante di patologie, molto diverse tra loro. Sia patologie sistemiche come disfunzioni dei reni, malattie cardiache, malattie del fegato, patologie della tiroide, disfunzioni dei canali linfatici, sia infezioni o lesioni localizzate come i contatti con sostanze urticanti, punture o morsi di animali – spiega il dottor Gazzaruso – Anche reazioni avverse a farmaci o a sostanze allergizzanti possono causare gonfiore con ristagno di liquidi».
Altre cause di lieve gonfiore possono derivare dallo stare seduti o nella stessa posizione (magari con le gambe accavallate) per molto tempo, mangiare cibo troppo salato, essere in stato di gravidanza o nel periodo premestruale.
Come trattare l’edema?
«Se ci riferiamo a un gonfiore lieve degli arti inferiori, che compare tipicamente alla sera dopo essere stati a lungo in piedi, si può trarre giovamento da alcune semplici abitudini: mantenersi attivi e fare una blanda attività fisica ogni giorno, mantenere un’alimentazione equilibrata, ricca di vegetali e povera di sodio e grassi, evitare il consumo di alcolici e il fumo di sigaretta – afferma il dottor Gazzaruso – Anche dormire con un cuscino sotto le gambe o indossare delle calze a compressione graduata può essere d’aiuto».
Tuttavia il gonfiore che non dipende dalla stazione eretta prolungata e che si mantiene anche dopo il riposo notturno o insorge improvvisamente, va sempre indagato con il medico curante, perché è un sintomo che va considerato in base allo stato di salute generale dell’individuo e il cui trattamento deve essere personalizzato.
Lo sapevi che?
Il gonfiore di gambe e piedi durante un volo aereo è comune e generalmente innocuo.
Di solito la causa è l'inattività durante il volo, poiché sedendosi con i piedi appoggiati sul pavimento per un lungo periodo di tempo, le vene faticano a pompare il sangue dai piedi verso il cuore, un fattore che causa un ristagno di sangue e liquidi che si manifesta con il gonfiore.
Per alleviare il gonfiore di gambe e piede durante il volo, quindi, è consigliabile indossare abiti comodi, sgranchire le gambe con una breve passeggiata ogni ora, flettere ed estendere caviglie, ginocchia e polpacci frequentemente mentre si è seduti.
Il gonfiore non è un problema serio se dura solo per un breve periodo di tempo, ma qualora dovesse persistere per diverse ore dopo la ripresa del movimento e soprattutto se localizzato in una sola gamba e accompagnato da dolore, è necessario richiedere un immediato consulto medico, poiché potrebbe celare la presenza di un coagulo di sangue.
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