Mesi di cattive abitudini a tavola, stress e cure farmacologiche prolungate, a un certo punto presentano il conto. Di conseguenza, c’è il rischio di ritrovarsi con disturbi piccoli ma fastidiosi, come gonfiore addominale e ritenzione idrica.
«Possono essere i sintomi di un accumulo di tossine a livello dell’apparato digerente i cui organi, sottoposti a un grande lavoro, funzionano con difficoltà», spiega Filippo Bosco, specialista in anestesia e rianimazione a Pisa, socio fondatore della Società italiana funghi medicinali.
In questi casi può venirci in aiuto la micoterapia. «Utilizzati da millenni nella medicina cinese, i funghi possiedono enzimi simili a quelli digestivi e provvedono a mantenere efficienti fegato e pancreas. Inoltre migliorano la flora batterica intestinale e stimolano la peristalsi, facilitando l’evacuazione», specifica l’esperto.
Meglio farsi seguire dal medico
I funghi medicinali si trovano sotto forma di estratti, in capsule. I dosaggi indicativi sono di 1-2 pastiglie 20 minuti circa prima dei pasti.
Acquistali soltanto in farmacie o parafarmacie di fiducia e assumili con la guida di un medico esperto: sono rimedi potenti, e il fai da te è sconsigliato, anche per le eventuali interazioni che possono avere con i farmaci.
Reishi purifica il fegato
Tra i funghi più indicati per proteggere il fegato c’è il reishi (Ganoderma lucidum). «Grazie ai polisaccaridi e ai triterpeni che contiene, è in grado di sostenere la funzionalità epatica e migliorare la detossificazione, favorendo l’attivazione degli enzimi», spiega Filippo Bosco.
È utile per eliminare le sostanze tossiche generate da inquinamento, infiammazioni e stress, o da cure farmacologiche prolungate con antibiotici, cortisonici e chemioterapici.
Auricularia riattiva l’intestino
Chi soffre di stitichezza fa più fatica a eliminare le scorie metaboliche, che così si accumulano nell’intestino. «In questi casi tornano utili gli estratti di auricularia (Auricula-judae). Questo fungo, grazie alla presenza di mucillagini, rende le feci più morbide, favorendo la regolarità intestinale», chiarisce l’esperto.
Inoltre, risulta utile anche per controllare l’assorbimento di carboidrati e grassi.
Poliporo umbellatodrena i liquidi
Gambe gonfie ed edemi palpebrali sono sintomi della ritenzione idrica, condizione che si può contrastare con gli estratti di poliporo umbellato (Polyporus umbellatus): «Ha eccezionali proprietà diuretiche e drenanti a livello dell’apparato urinario e linfatico. Inoltre, riduce gli edemi senza interferire coi livelli di potassio», elenca Bosco.
«Consigliato dopo gli interventi chirurgici per le sua proprietà linfodrenanti, è ricco di sali minerali che lo rendono utile nei periodi di stress e convalescenza».
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Articolo pubblicato nel n° 12 di Starbene in edicola dal 5 marzo 2019