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Come proteggere i reni durante l’estate e prevenire i disturbi

D’estate, con l’aumento delle temperature, i nostri reni sono costretti a lavorare di più. Che cosa li mette ko, i sintomi rivelatori e come prevenire calcoli e altri disturbi

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Con l’arrivo delle alte temperature possono iniziare a soffrire due organi ai quali non pensiamo mai, se non quando si fanno vivi dolorosamente per i calcoli o altri disturbi: i reni. Con il caldo, infatti, i reni possono essere esposti a una riduzione della loro efficienza. Si perdono, infatti, liquidi e sali, e ciò comporta anche l’abbassamento dei liquidi intracorporei, situazione che può fare scendere anche la pressione arteriosa. Ecco come proteggere i reni d'estate e cosa fare per prevenire i disturbi.


Il cambiamento climatico minaccia anche i reni

«Tutto ciò è aggravato dalle recenti modificazioni climatiche, caratterizzate da forti e rapidissime escursioni termiche, in grado di mettere a dura prova il sistema circolatorio, neurovegetativo (quello che regola le funzioni vitali dell'organismo attraverso meccanismi nervosi indipendenti dalla nostra volontà) e, di conseguenza, la funzione renale. È per questo che il climate change si configura come un fattore di rischio addizionale per la salute dei reni, organi fondamentali nella gestione dei liquidi del nostro organismo», sottolinea Piergiorgio Messa, Presidente Società Italiana di Nefrologia (SIN).


Tanta acqua per prevenire i calcoli renali

«Aumenta anche il rischio di produrre calcoli renali, che provocano dolorose coliche, perché le urine possono risultare più concentrate», avverte Franco Marchetti, medico di famiglia a Milano. «Bisogna quindi bere di più, come minimo un litro e mezzo d’acqua al giorno, quota che deve aumentare se abbiamo sudato e siamo sati all’esterno, dentro e fuori dagli ambienti climatizzati».

Questa è una raccomandazione particolare per le donne che, in generale, bevono meno degli uomini. Anche la buona abitudine della bottiglia ecologica sempre a portata di mano ha dovuto fare i conti con l’impedimento della mascherina, che richiede una manovra in più per bere. Uno sforzo da rinnovare soprattutto in questo periodo, senza rinunciare alla sicurezza.


Sì agli integratori salini

«Se non ci sono problemi di pressione, vanno reintegrati i sali minerali soprattutto se ci si muove all’esterno e a lungo (anche se sarebbero da evitare le ore più calde): vanno bene quei preparati in bustina che trovi in farmacia da aggiungere all’acqua quotidiana», aggiunge il dottor Marchetti. «In occasione del passaggio dal farmacista di fiducia, approfittatene per farvi controllare la pressione, strettamente legata alla funzionalità renale».


I segnali da non trascurare

Attenzione poi a eventuali sintomi quali gonfiori alle gambe, caviglie o piedi mai avuti prima, a una diminuzione della quantità di urine (o cambio del colore e dell’odore), a una strana sonnolenza diurna e senso di affaticamento in assenza di sforzi o la comparsa di crampi muscolari: potrebbero essere la spia che i nostri reni, preziosi organi filtratori, hanno qualche problema da sottoporre subito al medico. «Il quale potrà prescrivere esami specifici per verificare la funzionalità renale, come la misurazione nel sangue della creatinina e dell'urea, oltre a un esame delle urine. Utili anche il dosaggio del glucosio, dell'acido urico, dell’albumina, del fosforo e del calcio», conclude il dottor Marchetti.

giugno 2021

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