Si stima che oltre il 30% degli over 65 e il 50% degli ultra 80enni cada almeno una volta all’anno. Nel 20% dei casi può essere necessario ricorrere alle cure mediche, mentre ogni 10 anziani che cadono uno ha poi bisogno di un ricovero in ospedale. Con l’aumentare dell’aspettativa di vita il problema potrebbe avere un impatto sulla sanità pubblica, ma anche sulla qualità di vita di ciascuno. La prevenzione, però, può aiutare a ridurre i rischi di cadute.
In particolare, arrivare in salute alla terza età e continuare a mantenere un certo livello di attività motoria può rafforzare non solo la muscolatura e la densità ossea, ma anche migliorare l’equilibrio. Un progetto, portato avanti dall’Università di Palermo insieme ad altri istituti pubblici e in collaborazione con l’Esercito italiano, ha confermato l’importanza di alcuni esercizi mirati.
Lo studio italiano sulla postura
Il piano si chiama Walking leaders e consiste in una serie di programmi di attività fisica, animazione ludico-culturale, rieducazione e mantenimento della motricità: tutti aspetti che nelle persone anziane sono spesso ridotte. Il protocollo, tuttora in corso e che al termine avrà coinvolto 150 soggetti, potrà essere replicato in altri centri sanitari e regioni.
Nel frattempo ha già mostrato benefici sia sul piano fisico che psicologico e cognitivo, «persino in soggetti con gravi patologie, come la demenza senile o Alzheimer», come spiegano i responsabili: «I risultati mostrano miglioramenti significativi in aree quali mobilità funzionale, resistenza muscoloscheletrica, equilibrio, andatura e rischio di cadute negli anziani istituzionalizzati, è esportabile e può essere replicato ovunque in tutta Italia», conferma il professor Giuseppe Messina, coordinatore vicario del Master in Posturologia e Biomeccanica dell'Università di Palermo.
Gli esercizi da fare per evitare le cadute
Il programma, su 12 settimane, prevede una combinazione di esercizi adattati alla condizione di un soggetto anziano e a rischio cadute. A un’attività di gruppo di 45 minuti si sommano altri 100 minuti (un’ora e 40) di movimento individuale a settimana, per un totale di 36 sessioni (29 ore).
Ecco alcuni esempi di esercizi per evitare le cadute.
• Superare piccoli ostacoli posti a terra alla stessa distanza
• Eseguire piccoli circoli con le braccia, in posizione eretta, sia in un senso che nell’altro
• Alzare e appoggiare alternativamente un piede e poi l’altro su un piano rialzato
• Camminare per un breve tratto mantenendo in equilibrio sulla testa un libro
• Alzare e abbassare i piedi sulle punte ripetutamente con l’aiuto di un sostegno
Anche la tecnologia 3D per la corretta postura
Dal momento che la postura risulta fondamentale per un giusto equilibrio, è importante verificarne quali sono i “punti deboli”, a partire da un esame si avvale della tecnologia 3D. Presso il laboratorio di Posturologia e Biomeccanica dell’università di Palermo, infatti, viene eseguita una prima anamnesi per avere il quadro della situazione, con uno strumento chiamato Spine 3D. È dotato di camere 3D simili a quelle usate per l'eco-localizzazione dei pipistrelli: emette un fascio di luce a infrarossi che rimbalza sulla superficie e il cui ritorno è catturato dal sensore. In questo modo si analizza la colonna vertebrale senza sottoporre i soggetti a esposizione diretta di raggi potenzialmente dannosi.
Con la Pedana Baropodometrica Freemed, invece, si valutano l’appoggio plantare e la stessa postura, mentre altri strumenti (come Free Step e Treadmil) permettono di concentrarsi proprio sull’appoggio dei piedi, la pressione che viene esercitata dal corpo e l’analisi biomeccanica del movimento degli arti inferiori. Infine Moover Gait, con la sua rete di sensori inerziali indossati dal paziente, fornisce un’analisi del movimento completa e accurata.
(Foto: Università di Palermo)
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