ECCO QUELLO CHE SUCCEDE AL TUO CORPO SE VAI IN DEFICIT DI LIQUIDI
OCCHI
Essendo composti per la gran parte di acqua, gli occhi hanno bisogno che l’organismo sia sempre in perfetto equilibrio dal punto di vista dell’apporto di liquidi. In caso contrario, tendono a incavarsi, cioè a rientrare verso l’interno, a seccarsi (perché diminuisce il film lacrimale) e a irritarsi arrossandosi.
A lungo andare, questo può causare nei soggetti predisposti problemi come la sindrome dell’occhio secco, il distacco del corpo vitreo o addirittura quello della retina.
CERVELLO
Come tutte le cellule, anche quelle cerebrali hanno bisogno di liquidi per vivere e funzionare a dovere. Se non ne ricevono in quantità adeguata, fanno scattare campanelli d’allarme precisi: i più frequenti sono difficoltà di concentrazione, sonnolenza e sbalzi d’umore.
Ma se la disidratazione si prolunga e si aggrava, possono trasformarsi in vertigini, mal di testa, fino alla progressiva diminuzione delle capacità cognitive.
CUORE
Se bevi poco, la quantità di sangue in circolo nell’organismo diminuisce. La pressione arteriosa cala e il cuore è costretto a un super lavoro: deve pompare infatti più velocemente, in modo da continuare a irrorare anche le estremità del corpo.
Ma se la disidratazione si protrae a lungo, la pressione si abbassa e rischi addirittura il collasso.
PELLE
Non bevi abbastanza? Preparati ad avere una pelle secca, che tende a desquamarsi, arrossarsi e a irritarsi facilmente. Sarà
più esposta alla formazione delle rughe, perché poco elastica.
Molto alto, inoltre, il rischio “buccia d’arancia”. Nei casi estremi la pelle può screpolarsi fino a essere più vulnerabile a ferite e infezioni.
MUSCOLI
Perché funzionino correttamente, ai muscoli serve un adeguato apporto di sali minerali come potassio e magnesio, che viene assicurato grazie ai liquidi.
Quando non si verifica, compaiono i crampi, contrazioni dolorose più frequenti se la carenza di minerali dipende da episodi di diarrea o vomito (meno probabili, invece, se è causata dall’aver bevuto poco).
POLMONI
Anche i polmoni vengono costretti agli straordinari se ci sono pochi liquidi in corpo: da 16-18 atti respiratori al minuto che fai di solito, infatti, si può arrivare fino a compierne 25-30. E per ciascun respiro, specie a bocca aperta, se ne perdono altri.
Non solo: con la disidratazione il sangue si addensa e, a lungo andare, può contribuire a creare coaguli che rischiano di ostruire una o più arterie polmonari (specie negli anziani).
RENI
Quando c’è poca acqua nell’organismo, i reni sono costretti a trattenerne più del solito per mantenere l’equilibrio interno dei liquidi nel corpo. In questo modo la loro abituale funzione di filtro diventa parziale.
Risultato: produci meno urina, che diventa più scura e dall’odore più intenso, e dunque trattieni più scorie. Così ti esponi a cistiti, uretriti e altre infiammazioni dell’apparato urinario. O anche ai calcoli renali.