Latte di soia: i 4 migliori
Abbiamo analizzato 12 prodotti, tenendo conto sia degli ingredienti, sia del gusto. I 4 migliori si sono imposti sugli altri per il sapore e il profumo equilibrati e per il giusto apporto di zuccheri e/o calcio
Le bevande di soia (anche nelle versioni zuccherate) risultano meno caloriche del latte intero. Ma hanno un "difetto": la carenza di calcio che, in alcuni campioni esaminati, viene colmata aggiungendo un'alga marina. «Nell'esprimere il mio giudizio ho quindi tenuto conto, innanzitutto, dell’apporto del minerale prezioso per la salute delle ossa: più era simile a quello del prodotto vaccino (circa 120 mg per 100 ml), più alto è stato il voto finale», spiega il medico dietologo.
Sì ai legumi non ogm
«Ho poi premiato le formulazioni meno dolci perché, come abbiamo ripetuto più volte, un eccesso di carboidrati semplici favorisce l’aumento di peso e la comparsa del diabete», afferma la dottoressa Diana Scatozza. «Per quanto riguarda invece la soia, ho valutato in modo positivo le bevande che ne contenevano le percentuali maggiori, con un occhio alla provenienza biologica o italiana (entrambe garanzia di semi non modificati geneticamente) o alla presenza della dichiarazione “Ogm free” riportata sulla confezione», aggiunge il dottor Giorgio Donegani. «A differenza del medico dietologo, non ho invece penalizzato i prodotti “arricchiti” con zucchero, sale, aromi naturali, allo scopo di correggere il gusto, o con stabilizzanti (come la gomma di gellano, che si ottiene per fermentazione di carboidrati da parte di un batterio) per migliorarne la consistenza.
Ok al gusto equilibrato
«Passando all’assaggio, ho dato una nota di merito ai partecipanti al test che avevano un profumo non eccessivo di soia (o dell’eventuale aroma presente) e un sapore ben bilanciato, non anonimo né artificioso», puntualizza il tecnologo alimentare. «Per quanto riguarda infine la consistenza, in alcuni prodotti ho rilevato una sensazione eccessiva di gessato, che permane sulla lingua dopo aver deglutito. Mentre ho apprezzato un minimo di morbidezza e palatabilità, penalizzando le bevande troppo acquose», conclude il dottor Donegani.
Il nostro food lab: Giorgio Donegani, tecnologo alimentare; Diana Scatozza, medico dietologo; Roberta Piazza, giornalista.
Articolo pubblicato sul n° 7 di Starbene del 30 gennaio 2018