I biscotti al cioccolato sono il comfort food più gettonato. «Il cacao, come è noto, contiene magnesio e triptofano: il primo riduce lo stress mentale, il secondo serve all’organismo per costruire la serotonina, definita anche ormone del benessere per la sua azione antidepressiva naturale», spiega Diana Scatozza.
«Non va poi dimenticato che tutti i prodotti da forno dolci hanno un effetto ansiolitico-sedativo dovuto alla loro ricchezza in zuccheri, l’unica fonte di energia per il cervello. Dal punto di vista psicologico non ci sono dubbi: i biscotti al cioccolato rappresentano tutti un’ottima soluzione per consolarci nei momenti di particolare difficoltà, come quello che stiamo vivendo. Ma dal punto di vista nutrizionale, individuare i migliori non è affatto facile: calorie, grassi e zuccheri sono sempre tanti», afferma il nostro medico dietologo.
Monoporzioni per la linea
«Io mi sono regolata così: ho premiato i prodotti con le ricette meno pasticciate e, quando possibile, quelli proposti in monoporzioni, che rappresentano un piccolo aiuto a non eccedere con le quantità», spiega l’esperta. Ora, invece, vediamo quali sono stati i criteri che ha seguito Giorgio Donegani per stilare la sua classifica dei comfort food.
Occhio alle percentuali
«Prima di tutto ho letto le informazioni riportate in etichetta», dice il nostro tecnologo alimentare.
«Per alcuni prodotti erano specificate sia la percentuale del peso costituita dal biscotto sia quella rappresentata dalla crema, con i relativi ingredienti indicati separatamente (scelta che ho apprezzato per la maggior chiarezza). Per altri prodotti, invece, i protagonisti della ricetta erano elencati semplicemente in ordine decrescente di quantità, senza distinzioni. Ma al di là di questa osservazione, quello di cui ho tenuto conto per individuare i prodotti migliori sono stati la naturalità degli ingredienti in generale e la percentuale di quelli di maggior pregio (come cioccolato, crema di nocciole, cacao, burro e burro di cacao) in particolare», continua l’esperto.
Per valutare la qualità dei prodotti, Donegani ha controllato anche il tipo e la dose dei grassi utilizzati.
«Ho assegnato una nota di merito alle marche che dichiaravano le maggiori quantità di burro e di burro di cacao», puntualizza il tecnologo alimentare. «Mentre non ho né avvantaggiato né penalizzato i comfort food (la maggior parte) preparati con l’impiego di olio di palma, che garantisce una perfetta tenuta al calore e una buona resistenza all’ossidazione, contribuendo a dare la giusta croccantezza al biscotto e una consistenza piacevole alla crema».
Confezioni salva freschezza
Il nostro esperto ha espresso un parere pure sul tipo di confezione. «Dopo aver aperto quella principale ho considerato con favore il fatto che i biscotti fossero raggruppati e impacchettati in imballaggi secondari monoporzione», chiarisce Giorgio Donegani.
«Una scelta già apprezzata da Diana Scatozza per il controllo delle calorie, che consente inoltre, dal mio punto di vista, di mantenere a lungo la qualità anche dopo aver iniziato il consumo del prodotto».
La prova dei sensi
Ed eccoci arrivati alla valutazione organolettica. «Osservando i biscotti ho valutato la forma, che deve essere regolare, il colore delle superfici, che deve risultare omogeneo, e l’impressione complessiva di naturalità», spiega l’esperto.
«All’assaggio ho giudicato la consistenza, che deriva dall’equilibrio tra la croccantezza e friabilità del biscotto e la pastosità della crema o del cioccolato: i due elementi si devono amalgamare in modo piacevole in bocca, senza che il primo risulti troppo asciutto o venga annullato dal secondo. Nel gusto, inoltre, la sensazione dolce non deve essere eccessiva e si deve percepire chiaramente l’aroma degli ingredienti tipici sia della farcitura sia del biscotto. Il sapore, in generale, deve risultare “pulito”, non artificioso e non stucchevole nel senso che il piacere si deve rinnovare a ogni boccone, senza che le papille si stanchino subito».
Anche il costo ha il suo peso
«Infine», conclude Donegani, «ho valutato il rapporto qualità-prezzo, dando un plus ai prodotti buoni o molto buoni che costavano meno».
I nostri Lab tester: Dott. Giorgio Donegani, tecnologo alimentare a Sesto San Giovanni (Milano); Dott.ssa Diana Scatozza, medico specialista in Scienza dell’alimentazione a Milano.
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Articolo pubblicato sul n. 18 di Starbene, in edicola e nella app dal 26 maggio 2020