Quella di ferro è la carenza minerale più diffusa nella specie umana e diete squilibrate o l’intensa attività sportiva possono accentuarla. Il ferro è un minerale essenziale per l’organismo poiché trasporta l’ossigeno dal sangue ai tessuti attraverso i globuli rossi, favorendo l’ossigenazione muscolare e l’eliminazione delle tossine.
Serve un’integrazione specifica di ferro nei seguenti casi:
* aumentato fabbisogno (in gravidanza, allattamento, attività sportiva);
* diminuito assorbimento intestinale (carenze dietetiche, malattie intestinali che compromettono l’assorbimento del ferro); dieta vegetariana o vegana;
* aumentata perdita di sangue (fisiologica, per mestruazioni abbondanti, o patologica, per gastrite, ulcera gastro-duodenale, alterazioni gastrointestinali).
In tutte queste situazioni, assumere una dose adeguata di ferro contribuisce alla normale formazione dei globuli rossi e dell’emoglobina e aiuta a ridurre la stanchezza e gli altri sintomi. Ma gli integratori a base di ferro spesso provocano effetti collaterali a livello gastrointestinale: gonfiore, nausea, vomito, bruciore di stomaco e spesso intestino scombussolato (con stitichezza o diarrea). Per apportare la corretta quantità di ferro, in forma più biodisponobile e ben tollerata, mantenendo in salute l’intestino, è utile associare a questo minerale altre sostanze, che ne favoriscano l’assorbimento. In particolare, la vitamina C e il rame ne amplificano la biodisponibilità, consentendo bassi dosaggi e massima tollerabilità.
IL FRUTTO DEL BAOBAB
C’è un ingrediente naturale che facilita la tollerabilità a livello gastrointestinale del ferro. La polpa disidratata del frutto del Baobab, grazie al suo elevato contenuto di vitamine, minerali e oligoelementi, favorisce la produzione di emoglobina (la proteina che trasporta il ferro) e ferritina (la proteina che lo immagazzina).
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