Va bene, lo ammetto. Non riesco a fare la classica maionese con le uova. Non so perché, ma “impazzisce” ogni volta. Questa versione di maionese vegana, invece, è fantastica. Soffice e gustosa, è impossibile che tu non riesca a montarla!
Metti nel bicchiere del mixer o nel frullatore 100 ml di latte di soia freddo (sceglilo senza aggiunte di zuccheri o aromi), un pizzico di sale marino integrale, un cucchiaio abbondante di limone spremuto (togli i semi!), 1 cucchiaino di senape e... aziona. Mentre frulli, aggiungi piano piano, a filo, l’olio di girasole spremuto a freddo. Solitamente io ne uso 150 ml, ma decidi a tuo piacere, secondo la consistenza che vuoi ottenere.
Se usi la maionese per farcire un panino sarà meglio più compatta, se ti serve per condire le verdure preferiscila più liquida. Se la crema fatica un po’ ad addensarsi, non preoccuparti, unisci ancora poco olio. Versa la maionese in un contenitore di vetro e tienila in frigorifero per circa un paio d’ore prima di consumarla.
Se vuoi dare più colore alla tua preparazione aggiungi mezzo cucchiaino di curcuma: la crema diventerà gialla, proprio come la maionese classica.
Tutta la bontà dell'olio di girasole spremuto a freddo
Amo l'olio di girasole spremuto a freddo. Dai semi di girasole si può ricavare un olio molto buono sia come sapore sia come qualità nutritive. Quello ottenuto attraverso la spremitura a freddo mantiene intatti tutti i suoi nutrienti: vitamine E, D, del gruppo B e tanti importanti sali minerali e oligoelementi (selenio, ferro, fosforo, rame, manganese, magnesio, rame...).
Nota bene: l’olio di semi di girasole spremuto a freddo non va mai scaldato, altrimenti si distruggerebbero tutte le preziose sostanze che contiene (in pratica non usarlo per cucinare, ma solo per condire insalate, insaporire cibi tiepidi, fare la maionese, come nella nostra ricetta).
Porta in tavola anche i semi: insieme al loro olio sono un’ottima fonte di acido linoleico, sostanza importantissima per la protezione della guaina mielinica dei nostri nervi. Non solo. Questo acido grasso, definito essenziale perché il nostro organismo non è in grado di produrlo da sé, appartiene al gruppo degli Omega 6 e, insieme all'acido alfa-linolenico (Omega 3: presente per esempio nei semi di lino), contribuisce alla formazione della vitamina F (indispensabile per la salute della pelle) e alla prevenzione di diverse malattie.
Unica accortezza: ricorda che gli Omega 6 e gli Omega 3, per giovare alla nostra salute, devono essere in un giusto rapporto (che secondo me è di 2 a 1).
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