di Serena Allevi
La stevia è uno dei dolcificanti più usati ed il suo successo è dovuto proprio alle sue origini naturali e al fatto che non si tratti di un dolcificante "sintetico" (o chimico), come quelli usati nelle generazioni precedenti, finiti spesso sul banco delle accuse per diversi motivi (per esempio, l'aspartame).
Le credenze sulla stevia, però, sono spesso nebulose. Facciamo quindi chiarezza sulle sue riconosciute proprietà e anche sulle eventuali controindicazioni. Benché la stevia non sia dannosa, infatti, è comunque importante non eccedere con il consumo.
Che cos'è la stevia?
Si tratta di un dolcificante naturale estratto dalla stevia rebaudiana, i cui principali principi attivi (anche dolcificanti) sono stevioside e rebaudioside A, principi attivi che si trovano soprattutto nelle foglie. Dalle foglie secche si ricava, appunto, il potentissimo dolcificante.
Potentissimo perché la stevia è in grado di dolcificare fino a 300 volte più dello zucchero e anche di altri edulcoranti artificiali, è totalmente naturale e non ha calorie. La totale assenza di calorie è uno dei suoi punti forti, una delle caratteristiche che rendono la stevia una scelta primaria in caso di dieta ipocalorica.
Cosa contiene la stevia: i benefici per la salute
La stevia non è soltanto un dolcificante senza calorie, ma è anche un alimento benefico per la salute: essendo un derivato naturale infatti, la stevia contiene minerali e vitamine.
Nello specifico, le foglie di questa pianta sono ricche di minerali importanti quali manganese, potassio, zinco e ferro. Le vitamine più presenti nella stevia sono, invece, la vitamina C e la vitamina A.
Ma c'è di più: nella stevia troviamo anche un buon quantitativo di flavonoidi, potenti antiossidanti e alleati soprattutto della salute femminile in alcuni particolari periodi (pre-menopausa e menopausa). Inoltre, i flavonoidi aiutano a contrastare l'azione dei radicali liberi con evidenti benefici, visibili anche sulla pelle.
Stevia: le proprietà ipoglicemizzanti
La stevia è un dolcificante consigliato anche a chi soffre di diabete o, comunque, a coloro che devono tenere sotto controllo la glicemia. Ovvero, la stevia può aiutare a regolarizzare stati di iperglicemia. Il merito è dello stevioside, uno degli attivi della pianta.
Lo stevioside modifica il funzionamento di alcune cellule pancreatiche, qulle cellule che producono insulina. Dunque, viene stimolata la produzione di insulina e riduce l'iperglicemia. In particolare, sembra che questa pianta riduca i livelli di glucosio post-prandiali in caso di diabete di tipo 2.
La stevia è cancerogena?
Sono numerose le voci e gli allarmismi riguardo a una presunta azione cancerogena dello steviolo e sono in corso ricerche in merito.
Ma fino a ora, con un consumo moderato, il rischio pare essere davvero remoto. È appunto moderazione la parola chiave: la stevia ha un potere dolcificante così elevato che ne basta davvero pochissima (una quantità irrisoria) per godere del gusto "zuccherino" e non rischiare presunte intossicazioni. Per la precisione, 40 grammi di stevia corrispondono a 100 grammi di zucchero.
È anche vero che la stevia si rivela adatta persino a cucinare i dolci: sostituire una parte dello zucchero con questo dolcificante naturale è un'ottima idea per chi desidera mantenersi in forma o ha bisogno di arginare i valori glicemici.
A oggi, non sono presenti quindi controindicazioni riguardo l'uso della stevia, nemmeno nell'alimentazione di bambini e donne in gravidanza. Anzi, per queste ultime può rendersi necessario controllare l'assorbimento degli zuccheri e limitare l'apporto di zucchero nella dieta.
L'uso della stevia è definito sicuro nella quantità di 4 mg di principio attivo ogni kg di peso corporeo, in soggetti di tutte le età (fonte EFSA - European Food Safety Authority).
Come si usa la stevia
La stevia ormai si trova in commercio anche al supermercato. La sua "forma" è in polvere, in compresse oppure liquida. Quest'ultima è ottima per dolcificare anche dessert al cucchiaio (per esempio, creme e budini).
Esiste poi anche l'uso della stevia in foglia: si tratta di una pianta che si può coltivare anche a casa, come una qualsiasi altra pianta aromatica. In questo caso, è possibile utilizzare persino la foglia fresca direttamente nelle preparazioni dolci, triturandola o per dolcificare il tè lasciandola in infusione.
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In alternativa, è disponibile la stevia pura in polvere, dal forte potere dolcificante: basta infatti la punta di un cucchiaino per dolcificare un’intera tazza di caffè, latte o tisana. E può essere usata anche in sostituzione dello zucchero (ma con il vantaggio di avere zero calorie rispetto alle 392 kcal per 100 g del saccarosio) per preparare dolci e pietanze. Il retrogusto di liquirizia, tipico della stevia, è appena accennato. Anche una volta aperto, il prodotto, confezionato in un pratico barattolino, ha una buona durata.
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