Il segreto del suo successo? È uno sport che si impara molto velocemente, tanto che dopo poche lezioni si è subito in grado di divertirsi, giocare in maniera discreta e, soprattutto, competere. Inoltre, il fatto che il padel si debba praticare in coppia, sia tutta al femminile sia mista, aumenta il piacere di ritrovarsi per fare un po’ di movimento in compagnia.
Attenzione però: scegliere la racchetta più adatta alle proprie caratteristiche, soprattutto quando si è alle prime armi, è fondamentale; non solo per il gioco, ma anche per preservare la salute: «Noi che insegniamo alle principianti le basi del padel incontriamo tutti i giorni donne piene di dolori alle articolazioni del polso, del gomito e soprattutto della spalla», spiega l’istruttrice internazionale Stefania Grosheva.
«L’errore più comune è scegliere una racchetta non adatta al proprio livello di gioco. Anche per questo è buona norma evitare di condividerla con il proprio marito o compagno, come capita troppo spesso».
Perciò, se sei alle prime armi e vuoi procurarti “l’attrezzo del mestiere giusto”, leggi qui: abbiamo chiesto alle nostre tester di provare 10 modelli indicati per chi si avvicina a questo sport. Ecco in che modo abbiamo condotto il nostro test.
Evita il piatto “a diamante”
Nel caso delle giocatrici principianti va messo in evidenza quanto sia fondamentale la forma del piatto della racchetta. Ti basta entrare in un negozio specializzato per vedere come, fra i tanti modelli sugli scaffali, esistono alcuni dal profilo rotondo e altri con uno più squadrato, detto “a diamante”.
Una buona racchetta per principianti deve appartenere alla prima categoria, perché la sagoma tonda è meno aerodinamica e relativamente più lenta. Quindi, facilita l’impatto con la palla, offrendo maggiore precisione al colpo. Quelle “a diamante”, invece, sono più “veloci” e difficili da controllare, perciò vengono riservate alle giocatrici esperte.
Attenzione ai materiali
Il cuore interno della racchetta dovrebbe essere preferibilmente realizzato in schiuma EVA (la stessa “plastica” con cui vengono prodotte le intersuole delle calzature sportive), la gomma migliore sul mercato quando si tratta di assorbire gli impatti, riducendo le vibrazioni in modo da prevenire gli infortuni e restituire energia alla palla.
Di che cosa è fatto, invece, il telaio? Un’appassionata alle prime armi dovrebbe mediare fra leggerezza e resistenza, poiché le racchette si consumano, rovinano, scheggiano e si finisce per cambiarne almeno un paio l’anno. Alcuni suggeriscono un telaio in fibra di vetro, molto durevole; altri, invece, preferiscono il carbonio: più leggero ma meno conveniente per il portafoglio.
Peso: non oltre i 365 grammi
«Alle donne che cominciano ad avvicinarsi al padel raccomandiamo una racchetta soprattutto leggera, che pesi fra 350 e 365 grammi, compresi overgrip e protezioni: il primo è il nastro che viene messo sopra l’impugnatura per impedire che la mano sudata possa scivolare, mentre le seconde vengono applicate sulla testa della racchetta, in modo da ripararle dagli eventuali urti. Una versione più leggera aumenterebbe la possibilità di infiammazioni tendinee», spiega Francesca Ligotti, giocatrice numero 158 del World Padel Tour, che aggiunge: «Le racchette per principianti sono generalmente unisex, ma ricorda di controllarne il peso».
Scegli il bilanciamento adatto
Entrambe le tester sono d’accordo: l’elemento discriminante di una racchetta è il bilanciamento, che nel caso di una giocatrice alle prime armi deve essere quanto più centrale possibile. Altrimenti, potrebbe generare troppe vibrazioni, che il braccio sarebbe costretto ad assorbire. Per andare sul sicuro, quando sei in negozio chiedi sempre la consulenza del rivenditore.
Quindi, ricorda: anche quando si parla di principianti, il padel rimane uno sport d’attacco dove i giocatori cercano di avvicinarsi alla rete per chiudere il punto con un colpo al volo dato con energia. Per questa ragione servono racchette che esprimano al meglio il compromesso tra potenza e controllo. In alternativa, per chi ha cominciato a praticare da poco potrebbe andare bene anche una racchetta dal bilanciamento basso, che favorisce la maneggevolezza, a discapito però della potenza.
Per pulire con cura
Le nostre tester raccomandano di eseguire la giusta manutenzione della racchetta: puliscila solo con una spugna umida, senza metterla sotto un getto d’acqua diretto. Altrimenti, le schiume interne potrebbero assorbirla, compromettendo la rigidità e l’intera struttura dell’attrezzo. Poi, cambia periodicamente il nastro dell’impugnatura e riponi sempre la pala nella borsa, per evitare urti accidentali.
I nostri Lab tester: Stefania Grosheva, Ex n° 80 del ranking mondiale e istruttrice internazionale; Losanna Francesca Ligotti, Giocatrice n° 158 del World Padel Tour e istruttrice, Torino.
Fai la tua domanda ai nostri esperti