Regina delle tavole italiane, la pasta è sempre più un prodotto internazionale simbolo del made in Italy: ogni giorno nel mondo 75 milioni di piatti di pasta sono di origine italiana. Nel 2021, infatti, è stato esportato il 61% della produzione nazionale di penne, fusilli, pari a 2,2 milioni di tonnellate. È quanto emerge da una ricerca di Unione Italiana Food, in occasione del World Pasta Day 2022 del 25 ottobre.
Dato il grande consumo di questo alimento, è sempre più importante che la pasta sia di qualità. Il grano selezionato è determinante. Farine troppo raffinate conferiscono solo calorie e un basso valore nutrizionale.
Prodotti selezionati, a zero glifosato
È importante, quindi, optare per prodotti con grani selezionati di alta qualità. Un esempio è Pasta Zara, che ha scelto di lavorare con un grano che abbia la minor percentuale di sostanze chimiche. Da qui la voglia di far rinascere il brand Pastificio Bragagnolo, su cui l’azienda punta in modo particolare con l’obiettivo zero glifosato. La Pasta Bragagnolo è prodotta infatti solo con semola di grano duro italiano e ha una percentuale di glifosato pari a zero, per garantire al consumatore una pasta premium.
«Abbiamo deciso di far tornare sul mercato il brand Pastificio Braganolo, uno storico marchio della nostra azienda, volendogli conferire l’importanza che merita, creando una linea premium», dice il presidente Furio Bragagnolo. «Abbiamo avviato la produzione con il nuovo raccolto di grano e ci stiamo preparando all’ingresso sul mercato proprio in questi mesi».
Con questo ritorno, il pastificio, nato nel 1898, vuole proporre ai consumatori una pasta alta gamma, con una quantità di glutine e di proteine superiore alla media del mercato. L’obiettivo è di posizionarsi con Pasta Bragagnolo nella fascia premium del comparto pasta, accostando l’avanguardia all’alta artigianalità.