Sono il gioiello della nostra tradizione agroalimentare, protagonisti della dieta mediterranea. I pomodori più dolci e succosi nascono sotto il solleone dei mesi estivi, ma il loro profumo si può mantenere intatto grazie alle conserve, fatte in casa proprio in questo periodo dell’anno, o acquistate. La buona notizia? La conservazione in barattolo o in scatola non preserva solo l’aroma e il sapore dei pomodori, ortaggi prelibati, ma anche i contenuti di un nutriente preziosissimo per la salute.
Il licopene, re degli antiossidanti
Il pomodoro contiene una sostanza che rappresenta un vero e proprio “caso” nutrizionale: il licopene. «Il licopene è un carotenoide dalla potente azione antiossidante. Diversi studi hanno provato la sua efficacia nella prevenzione di varie patologie. In particolare protegge da malattie cardiovascolari e aterosclerosi, salvaguarda la funzionalità della prostata e quindi la fertilità maschile, rallenta il processo di riassorbimento osseo e previene alcune forme di tumore», spiega la dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in scienza dell’alimentazione.
A differenza di quanto accade per gli altri nutrienti, la quantità di licopene biodisponibile aumenta con la cottura. Perché? «Nei pomodori freschi questa molecola lunga e sottile risulta attaccata fortemente alle fibre vegetali e, quando si ingerisce il prodotto a crudo, resta “intrappolata” nelle fibre stesse che non vengono digerite. La cottura, invece, libera il licopene, così aumenta la sua biodisponibilità per l’assorbimento nell’organismo. Dati alla mano, nel normale sugo al pomodoro per la pasta troviamo 14-20 milligrammi di licopene ogni 100 grammi. Nei pomodori freschi, invece, il contenuto può andare da 3 a 7 milligrammi per etto di prodotto», afferma l’esperta.
Per non perdersi tra gli scaffali
Sugli scaffali del supermercato trovi prodotti che utilizzano varietà di pomodoro fino a qualche tempo fa inusuali, come ciliegini, datterini (entrambi anche gialli) e pomodori neri. Inoltre hai a disposizione molte conserve diverse. Ecco le principali.
• I pelati. Sono pomodori interi, spellati, leggermente scottati e conservati nella salsa. Sono adatti soprattutto per la preparazione di piatti a cottura veloce, come la pizza.
• Il concentrato di pomodori. Si ottiene trattando i pomodori ad alte temperature e privandoli della parte acquosa. Si usa per insaporire sughi, salse, spezzatini e stufati
• La polpa di pomodori. Contiene pezzi dell’ortaggio, che possono essere di dimensioni più o meno grandi. È una conserva versatile, adatta a molte preparazioni diverse, perfetta per sostenere lunghe cotture.
• La passata di pomodoro. Ha una consistenza densa ed è ideale per la preparazione di sughi in cui il pomodoro deve fare da base. Alla passata si abbinano infatti gli ortaggi, ma anche il pesce.
Pomodori freschi e passata, valori a confronto
La passata ha concentrazioni più alte di provitamina A, vitamina C e acido folico perché contiene meno acqua del prodotto fresco.
Ecco alcuni valori per 100 g di alimento (fonte: CREA).
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