«A parità di calorie per etto (circa 600), la crema di nocciole e cacao fatta in casa ha il vantaggio di avere una un’elevata percentuale di nocciole (62%) rispetto a quelle industriali, che di solito ne hanno invece dal 13 al 45% al massimo», spiega Valentina Viti, nutrizionista.
«Inoltre, non ci sono oli di girasole o di palma e la parte grassa è salutare perché deriva dall’olio evo che, insieme alle nocciole, regala acidi grassi monoinsaturi (specie l’oleico) e polinsaturi (linoleico). Infine, non ha alte dosi di zucchero raffinato, limitando così l’impatto di questa crema sulla glicemia».
Cosa ti serve
- 100 g di nocciole sgusciate
- 40 g di olio extravergine di oliva
- 10 g di cacao amaro
- 10 g di miele
Il procedimento
Tosta le nocciole in forno per qualche minuto con l’opzione grill, oppure in una padella antiaderente, mescolandole in continuazione perché non brucino.
In un frullatore, inizia a passare le nocciole con il cacao amaro, in modo intermittente e mescolando ogni tanto con una paletta di legno. Aggiungi poco alla volta l’olio e continua a frullare e mescolare, almeno per 10 minuti o finché non avrai ottenuto una consistenza oleosa e liscia.
Aggiungi infine il miele, mescola e metti la crema in un barattolo di vetro ben chiuso. Puoi conservarla così a temperatura ambiente per 2/3 settimane.
Varianti “doc”
↘ Per una versione senza zuccheri e quindi meno calorica (570 per 100 g), puoi sostituire il miele con un pizzico di stevia in polvere (ne basta la punta di un cucchiaino).
↘ Puoi aromatizzare la tua crema di nocciole e cacao aggiungendo, durante la preparazione, qualche pizzico di cannella, i semi di anice stellato o le bacche di cardamomo.
↘ Se vuoi una crema più morbida, puoi sostituire una parte di olio con latte vegetale, per esempio di cocco, mandorla o riso. In questo caso va però conservata in frigorifero.
↘ Puoi usare questa crema anche come una sorta di burro vegetale: è per esempio un ingrediente perfetto per gli impasti dolci di biscotti, frolle o torte e per insaporire yogurt e frullati.
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Articolo pubblicato sul n. 13 di Starbene in edicola dal 13/03/2018