Golose e caloriche, le creme alla nocciola sono un’ottima scelta per una prima colazione energetica. «Rispetto alla marmellata e al miele saziano di più perché, oltre agli zuccheri, forniscono anche una quota più o meno abbondante di lipidi, che richiedono tempi lunghi per essere assimilati», spiega Diana Scatozza, medico specialista in Scienza dell’alimentazione. «Occorre però fare attenzione alle dosi: un cucchiaino, pari a 15 g, è più che sufficiente. E agli abbinamenti: l’ideale è spalmare la crema su una fetta di pane integrale, contenente fibre che rallentano l’assorbimento dei nutrienti».
COSA DEVONO CONTENERE DI PIÙ E COSA MENO
«Leggendo la lista degli ingredienti, ho dato un punteggio alto ai prodotti preparati con le maggiori quantità di nocciole (fonti di vitamina E, calcio, magnesio e grassi buoni) e le dosi più basse di zuccheri e lipidi saturi, entrambi dannosi per la salute se consumati in eccesso», afferma la nostra dietologa. «Una nota di merito va inoltre all’impiego dell’estratto di vaniglia o di aromi rigorosamente naturali», aggiunge Giorgio Donegani, tecnologo alimentare.
COME VANNO GIUDICATE GIÀ ALLA VISTA
«All’apertura della confezione ho preso in considerazione l’aspetto generale del prodotto», precisa ancora Donegani. «Ok alla brillantezza e all’intensità del colore (più è scuro, maggiore è la percentuale di cacao utilizzata). No invece alla presenza di grumi o di olio sulla superficie. Quanto alla consistenza, sono pregi l’omogeneità, la scioglievolezza e la tendenza della crema a non aderire troppo al palato. Mentre per il sapore l’importante è che sia equilibrato e persistente, ma senza lasciare in bocca né una sensazione stucchevole di dolce né un retrogusto amaro».
Infine, due parole sull’olio di girasole: essendo liquido, non garantisce la stessa resa del tanto criticato grasso di palma e non a caso figura tra gli ingredienti di solo 1 dei 4 vincitori del lab.
Ecco le 4 creme alla nocciola vincitrici del lab.
Il nostro food lab: Giorgio Donegani tecnologo alimentare, Diana Scatozza medico dietologo e Roberta Piazza giornalista
Articolo pubblicato sul n.13 di Starbene in edicola dal 14/03/2017
Leggi anche
