Una o due volte al mese (ma non di più) puoi provare il rimedio detossinante amato da star come Miranda Kerr e Gwynteh Paltrow: è la giornata no-chew, nella quale, cioè, nessuno dei cibi che consumi ha bisogno di essere masticato.
Con questo programma, oltre a depurare l’organismo da scorie e tossine, fai il pieno di antiossidanti, ti idrati, recuperi vigore, ti sgonfi e smaltisci il peso in eccesso.
«In pratica nelle 24 ore ingerisci solo liquidi o alimenti frullati. In questo modo dai una tregua all’apparato digerente e permetti a fegato e intestino di dedicarsi solo alla pulizia del corpo», spiega Sara Gilardi, biologa nutrizionista a Livorno, Volterra e Torino.
Il menù è principalmente a base di vegetali, ma non esclude i cibi animali: «Per esempio, è ok il tuorlo d’uovo crudo che non impegna la digestione e fornisce all’organismo nutrienti essenziali per affrontare la giornata senza cali di energie. Accompagnalo con una spolverata di curcuma, che favorisce la disintossicazione», conclude l’esperta.
LO SCHEMA DELLA GIORNATA
Al risveglio
1 bicchiere di acqua tiepida con il succo di 1 limone
Colazione
1 yogurt bianco al naturale con 1 banana schiacciata
Spuntino
1 tisana di zenzero (40 g di radice fresca in 200 ml di acqua)
Pranzo
1 piatto di vellutata di sedano e carote (1 costa di sedano e 3 carote) + 1 estratto di mela e kiwi
Merenda
1 centrifugato di frutta di stagione
Cena
1 piatto di vellutata di zucchine + 1 tuorlo d’uovo crudo
Le regole da seguire
- Durante la giornata bevi almeno dieci bicchieri d’acqua a temperatura ambiente.
- Se hai in programma una sessione serale in palestra aggiungi al centrifugato del pomeriggio un cucchiaio da minestra di semi di chia frullati: sono ricchi di proteine.
- Puoi sostituire il rosso d’uovo della sera con 100 g di petto di tacchino frullato con il brodo vegetale.
- Non usare il sale: impedisce la disintossicazione profonda e il drenaggio dei liquidi in eccesso. Al suo posto punta sulle spezie, per esempio il peperoncino, che è anche un acceleratore metabolico.
Fai la tua domanda ai nostri esperti
Articolo pubblicato nel n° 28 di Starbene in edicola dal 25 giugno 2019