di Manuela Porta
È possibile fare emergere la propria intelligenza alimentare? Non è difficile, basta fermarsi, rispettare i tempi del nostro organismo e accoglierne le richieste d’aiuto.
Iniziamo a vivere centi sintomi (pesantezza, gonfiore, difficoltà digestive, emicrania, stanchezza, dermatiti e altro) non come nemici, ma al contrario come utili messaggeri, veri e propri alleati verso il "risveglio alimentare".
È questo il messaggio di Irene Luzi, psicoterapeuta, eco-psicologa e igienista naturale, attraverso il libro La svolta vegetale. Un percorso di salute alla riscoperta della tua intelligenza alimentare (Longanesi 16,90), in cui promuove un nuovo stile di vita e un'alimentazione vegetale e il più possibile naturale.
Un'alimentazione semplice, a cui si arriva attraverso una disciplina antica, l’igiene naturale, filosofia introdotta da Pitagora che è per definizione la scienza della salute, in grado di cambiare il senso della vita, attraverso la pulizia del corpo, della mente, il movimento nella natura, uno nuovo stile di vita sobrio, semplice, sostenibile, respirazione e relazioni sane.
Come sviluppare la nostra intelligenza alimentare
Partiamo sempre dall’ascolto, senza giudicarci troppo severamente, senza punirci. Un'unica domanda da fare sempre a se stessi: “Ho veramente fame?”. Nutrirsi non significa colmare un vuoto, non è un dovere, ma un piacere, il piacere di farsi del bene, con cibi i più naturali possibili. Questo il cardine dell’ecopsicologia, cioè il potere della natura applicato alla psicoterapia: riconnettersi alla terra per riconnettersi con se stessi, la natura come terapia.
Allora via libera, senza restrizioni, a frutti e ortaggi di stagione, cereali in chicco, pasta integrale, legumi, frutta a guscio e disidratata. Vietato pesare le quantità, sarà il nostro corpo a sentire quando è sazio.
Obiettivo: stimolare l’autoguarigione per prendersi cura di sé autonomamente, liberandosi da stanchezza, stress, zuccheri, grassi e quindi peso in eccesso.
L‘intelligenza alimentare è una capacità che si riferisce alla consapevolezza, all’ascolto del proprio corpo, alla conoscenza, alla capacità di prendere decisioni riguardo l’approvvigionamento del cibo, la preparazione degli alimenti e la gestione della dispensa. Una sorta di saggezza innata che tutti possediamo e possiamo coltivare. Uno scarso grado di intelligenza alimentare porta invece a caos, malessere, letargia, obesità, anoressia.
30 giorni per recuperare se stessi
Essenziale recuperare uno spazio per sé, combattendo contro la fretta che non ci fa pensare e ci porta a ingurgitare cibi senza sceglierli e senza capire il limite della fame.
Partiamo da piccoli passi, come riordinare la dispensa, fare la spesa con attenzione nella la scelta dei cibi vissuti come un dono che facciamo a noi stessi. Concentriamoci su questo viaggio alla riconquista delle nostre sensazioni, alla scoperta di alimenti nuovi ma semplici perché naturali.
Scegliamo, anche quando siamo fuori casa, possibilmente cibo vivo, cioè disponibile in natura, abbandonando gli alimenti morti, vale a dire quelli industriali, confezionati, inscatolati.
Proviamo a fare tutto ciò per un mese. Si può partire da qualunque condizione e vediamo cosa accade, come ci sentiamo e i benefici saranno certamente tanti. Recuperando il nostro equilibrio alimentare ritroveremo quello psicofisico e scopriremo che bastano solo trenta giorni per imprimere una svolta vegetale al nostro stile alimentare e al nostro stile di vita: il corpo si disintossica, l’energia aumenta, l’umore migliora.
“Ciò che mangiamo modifica il nostro corpo, pensieri, emozioni”.
Il menu intelligente
Ecco un esempio di menu
Colazione: frutta fresca di stagione a volontà.
Seconda e terza colazione: frutta e ancora frutta.
Pranzo: un piatto di verdura cruda + un piatto di cereali o legumi + verdura cotta.
Merenda: frutta oleosa, esiccata, disidratata o fresca di stagione.
Cena: un piatto di verdura cruda + un piatto di cereali o legumi + verdura cotta.
Condimenti: olio extravergine d’oliva in abbondanza.
Cereali a scelta: miglio, sorgo, teff, chia, amaranto, riso basmati integrale, riso baldo integrale, riso rosso integrale, riso nero integrale, grano saraceno, quinoa, avena, orzo, farro.
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