Risponde il dott. Giorgio Donegani, tecnologo alimentare a Sesto San Giovanni (Milano)
Questo tipo di conservazione, impedendo il contatto dell’alimento con l’ossigeno, evita le alterazioni legate all’ossidazione dei grassi e impedisce lo sviluppo dei microrganismi “aerobi”, chiamati così perché hanno necessità di aria per poter vivere e moltiplicarsi.
Le apparecchiature domestiche per il sottovuoto, oggi di basso costo e semplici da usare, risultano perfette per aumentare la conservabilità di tutti gli alimenti. La carne si conserva così in frigorifero per 5-6 giorni, il pesce (eviscerato e lavato) per 3-4.
Un bel vantaggio specie se fai la spesa una volta alla settimana: puoi evitare di “stoccare” i prodotti facilmente deperibili nel freezer, salvaguardandone al meglio le qualità organolettiche ed evitando di perdere tempo per lo scongelamento.
Quando decidi di cucinare la carne (o il pesce), perché stai seguendo la nostra dieta o per qualsiasi altro motivo, ti basta toglierli dal frigorifero: risulteranno belli freschi come se li avessi appena acquistati. Se poi non dovessi riuscire a utilizzarli, ricorda che nulla ti impedisce di passare nel freezer i cibi messi sottovuoto.
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Articolo pubblicato sul n. 6 di Starbene in edicola dal 23/01/2018