Dieta: come evitare l’effetto altalena

Dopo una serie di insuccessi, a 60 anni una donna ritrova la linea perdendo 20 chili in un anno e mezzo. Ecco come



di Simona Acquistapace

60 anni, due nipotine, in pensione dopo una vita da amministratore contabile nell'azienda del marito, tanti hobbies: a Maria non manca niente, e di certo non le mancano i 20 chili persi in un anno e mezzo di Dieta Libera.

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«Non amo cucinare, ma mangiare sì, troppo! Sono sempre stata una buona forchetta e la costituzione non mi ha aiutata: alta solo 1,60 m, anche da giovane non ho mai pesato meno di 60 kg.

Negli ultimi anni la bilancia ha sempre puntato verso l’alto, e le tante diete che ho seguito, compreso quella con sondino naso-gastrico, hanno prodotto dimagrimenti solo temporanei

A marzo 2015, quando mi sono rivolta alla dottoressa Lertola, stavo per arrivare a quota 100 kg e non mi potevo più vedere. La dottoressa mi ha spiazzato, chiedendomi cosa mi piacesse mangiare.

Quando le ho detto pane e pasta, mi ha rassicurata, garantendo che avrei potuto continuare a consumarli. E mi ha detto che non avrei dovuto contare le calorie: un sollievo per me che ho fatto la contabile per 40 anni. Insomma, c’erano tutte le premesse per cominciare con il piede giusto e continuare con successo».

IN CHE MODO TI SEI ORGANIZZATA?

«Carla Lertola mi ha fornito uno schema alimentare, con indicate le dosi quotidiane dei vari tipi di alimenti e la frequenza settimanale con cui consumarli. Arrivata a casa, ho pensato che il mio problema è sempre stato: “Cosa mangio oggi?”, ovvero una specie di ansia legata alla spesa e alla cucina, che spesso mi portava a mangiare anche fuori pasto.

Allora mi sono seduta al computer e ho elaborato una griglia, trasformando le indicazioni della dottoressa Lertola in menu settimanali personalizzati. Tipico della mia tendenza al controllo, ma anche un passo verso una maggiore libertà: dentro ai miei “binari” sono tranquilla. Se un giorno mi viene voglia di qualcos’altro, improvviso, ma ho le mie certezze: per esempio, impasto io gli gnocchi e li congelo in porzioni da 200 g.

Lo stesso faccio con il pesce: quando lo acquisto, lo pulisco e lo metto nel surgelatore porzionato e già con tutti gli aromi, pronto per metterlo in forno con la stagnola per 40 minuti. Così, la dieta è diventata la mia dieta».

UN CAMBIAMENTO POSITIVO AL 100%?

«Sì, sia per la linea, sia per la salute: nonostante la mia tendenza all’ipotiroidismo, con l’alimentazione sana tengo sotto controllo non solo il peso, ma anche il colesterolo. E il dimagrimento è stato continuo e regolare: oggi peso 78 kg, l'obiettivo è 75: non devo diventare una modella, mi basta sentirmi in forma.

Gli ultimi due anni sono stati all’insegna del cambiamento: vado volentieri in palestra, dove mi trovo sempre meglio a mano a mano che divento più leggera e agile; mi sono iscritta a un corso di taglio e cucito; e soprattutto ho realizzato un mio sogno: canto in un coro gospel e questo mese con il mio gruppo ho un ricco programma di concerti».

COME HA REAGITO LA TUA FAMIGLIA?

«Le mie nipotine Alice (10 anni) e Matilde (7) mi hanno spronato a dimagrire e sono fiere del risultato. Matilde, quando mi vede tutta indaffarata a restaurare mobili o a ristrutturare la casa in montagna, mi dice: “Nonna, tu trasformi tutto”. In effetti, sono una donna del fare: al centro commerciale, io sparisco in ferramenta, ed è mio marito ad andare a comprarmi i vestiti nuovi, ora che ho perso 4 taglie. E sta diventando sempre più bravo!».

LA MIA GIORNATA TIPO

Ecco un esempio di menu di Maria.

>a colazione
Un vasetto di yogurt magro alla frutta, una fetta di pane (30 g) con marmellata fatta in casa senza zucchero, un caffè.

>a metà mattina
Un'arancia.

>a pranzo
Un piatto di gnocchi (200 g) al pesto, una porzione (100 g) di ricotta, un'abbondante insalata di finocchi e ravanelli.

>a merenda
Una mela.

>a cena
150 g di branzino al cartoccio con rosmarino e limone, broccoletti saltati con chicchi di melagrana, una fetta di pane (70 g). 

>prima di dormire
Un quadratino di cioccolato fondente.

>quotidianamente
Verdura libera e in abbondante quantità, 4 cucchiaini di olio extravergine d'oliva

OGNUNO PUÒ CREARE I SUOI MENU

«Stare nella dieta è come entrare in una casa nuova», suggerisce la dietologa Carla Lertola. «Ci sono i muri, che delimitano gli ambienti, ma poi è bello decidere con quale mobili arredare i locali. Ecco, io con la Dieta Libera ho fornito a Maria delle stanze (le quantità e le combinazioni di carboidrati, proteine, condimenti, frutta e verdure), ed è stata lei poi ad “arredarle” con i suoi menu e i suoi piatti. Ed è stata sempre lei a trovare un equilibrio nella sua organizzazione, senza ossessività, né perdita di controllo. Il fatto di non doversi privare di nulla l’ha portata a imparare ad autoregolarsi, rendendo così stabili nel tempo i risultati raggiunti».

Articolo pubblicato sul n. 51 di Starbene in edicola dal 6/12/2016

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