Dici wasabi e pensi alla salsa verde giapponese servita abitualmente per accompagnare sushi e sashimi. Spesso, però, del suo vero e unico ingrediente (la radice Wasabia japonica grattugiata) c’è ben poco. Ed è un peccato, perché ha straordinarie proprietà antiage: ecco quali e come assicurartele comunque con il “fai da te” in cucina.
Blocca le infiammazioni e non solo
«Il wasabi “originale” è un potente antinfiammatorio e in questo senso aiuta a contrastare l’invecchiamento precoce dei tessuti.
Secondo recenti ricerche avrebbe poi addirittura un’azione antitumorale: studi in vitro hanno infatti evidenziato che blocca la proliferazione delle cellule malate nei casi di cancro ai polmoni, al seno e all’apparato digerente», spiega la dottoressa Roberta Madonna, biologa nutrizionista a Santa Maria Capua Vetere (Caserta).
Ma è soprattutto la sua capacità di inibire le reazioni ossidative che avvengono a livello del Dna e delle componenti cellulari a fare di questo alimento un potente antietà e antirughe:
«Il merito è del mix di vitamine (C, A, B6), minerali (tra cui manganese, zinco, rame, fosforo, potassio, ferro, magnesio, sodio e calcio) e composti chiamati isotiocianati, gli stessi che conferiscono al wasabi il suo caratteristico sapore», prosegue l’esperta.
In commercio tantissime "imitazioni”
Quanto ne devi mangiare? «Basta un cucchiaino al giorno», risponde la dottoressa Roberta Madonna.
«Puoi consumarlo crudo oppure, se vuoi smorzarne l’intensità, mescolato ai sughi o a pietanze come uno spezzatino di carne, purché sia aggiunto a fine cottura, per preservare tutte le proprietà».
Come anticipato, il problema sta però nell’essere certa che contenga l’ingrediente giusto. Il ravanello giapponese (com’è comunemente chiamata la Wasabia japonica) è piuttosto costoso e si coltiva solo in Giappone e in alcune zone del Nord America.
Una volta grattugiato e lasciato riposare per dieci minuti, viene subito servito, perché nel giro di pochi minuti comincia a perdere l’aroma.
Le salse wasabi che si trovano già pronte qui da noi, però, sono quasi sempre “imitazioni” a base di altri ingredienti, come il rafano, al quale viene aggiunto un colorante alimentare verde.
La cosa migliore, dunque, è farti la salsa in casa (vedi come nel box qui di seguito) acquistando, nei negozi specializzati in prodotti orientali, la radice fresca oppure la polvere di wasabi.
Come prepararlo
Lava una radice di wasabi, elimina macchie e ammaccature e lasciala asciugare all’aria. Grattugiala e compattala con l’aiuto di un cucchiaino, formando una pallina.
Lascia riposare per dieci minuti e servi subito. Se, non trovi la radice puoi usare la polvere di wasabi. Prelevane un cucchiaio da minestra e aggiungi acqua fino a ottenere la consistenza di una pasta, quindi procedi come per la radice.
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Articolo pubblicato sul n. 37 di Starbene in edicola dal 29/08/2017