di Annalisa Piersigilli
È il programma più di tendenza del 2018. Lo dice l’American College of Sports Medicine, la più importante organizzazione scientifica su sport e fitness a livello internazionale.
Piace così tanto perché i punti a suo favore sono numerosi: è anti-noia, poiché alterna esercizi diversi ad alta intensità, seguiti da un recupero; fa dimagrire; stimola il metabolismo. E secondo il Journal of Physiology, a parità di risultati e obiettivi raggiunti, permette di risparmiare il 25% del tempo rispetto al classico allenamento cardio: la fase di interval training, infatti, non supera i 35 minuti.
Punta sempre al massimo dell’intensità
«Si lavora a una frequenza cardiaca dell’85% rispetto a quella massima, con sessioni di 3060 secondi, per poi rallentare con i battiti che scendono a circa il 60%», spiega Cristian Cacace, referente del Centro sportivo educativo nazionale, sezione Fitness, del Coni a Roma.
«In pratica si alterna lo sforzo anaerobico, intenso e breve, a quello aerobico, cioè l’attività a bassa potenza ma prolungata». Un workout “a intervalli” che agisce sul metabolismo basale, aumentandolo: così continui a bruciare calorie e grassi anche a riposo.
Un metodo molto gettonato in palestra dove viene proposto in diverse varianti: per scoprirne alcune tra le più popolari e seguite, sfoglia la gallery!
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Articolo pubblicato sul n. 9 di Starbene in edicola dal 13/02/2018