Bere troppa acqua fa male? Hanno fatto il giro del web le parole che il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha pronunciato agli Stati Generali del Vino del 17 febbraio: anche l’abuso di acqua può essere pericoloso.
L’intento era quello di criticare la proposta della Commissione europea di imporre avvertenze sanitarie sulle etichette delle bevande alcoliche, inclusi vino e birra, per informare i consumatori sui rischi associati al consumo di alcol, come problemi di salute e dipendenza. Le affermazioni del Ministro hanno acceso la curiosità intorno alla fonte londinese da lui citata, intorno ai pericoli dell’acqua. Sembra che la paternità delle affermazioni vada attribuita a Mark Whiteley, chirurgo vascolare britannico e fondatore della Whiteley Clinic di Londra, una clinica specializzata nella diagnosi e nel trattamento delle malattie venose.
Nel 2015 Whiteley aveva preso posizione sul cosiddetto “aquaholism”, un comportamento compulsivo legato al consumo eccessivo di acqua, ma si tratta di estremismi.
«In Italia abbiamo il problema opposto, perché si beve troppo poco», commenta il professor Alessandro Zanasi, medico specialista in Pneumologia, Farmacologia e Idrologia medica, membro dell’International Water Academy di Oslo e presidente dell’Associazione Risorsa Acqua.
Intossicazione da acqua: quali problemi
C’è un unico studio rappresentativo – intitolato Forensic aspects of water intoxication: Four case reports and review of relevant literature e pubblicato nel 2012 sulla rivista Forensic Science International – che documenta quattro casi di intossicazione da acqua, ma osservata in pazienti con disturbi psichiatrici, vittime di maltrattamenti infantili o torture.
«Se bevessimo 6 o 7 litri di acqua in un breve lasso di tempo, provocheremmo una diluizione pericolosa dei livelli di sodio e potassio nel sangue, causando uno squilibrio elettrolitico», descrive il professor Zanasi.
«Ma si tratta di casi estremi, che nella quotidianità non vengono raggiunti. Il ministro Lollobrigida voleva sostenere che qualunque eccesso non paga e può risultare dannoso. Più dell'acqua avrebbe potuto citare l’esempio di sostanze che in dosi minime agiscono come farmaci, mentre ad alte dosi uccidono come potenti veleni».
«Idratarsi è fondamentale per mantenerci in buona salute», precisa il professor Zanasi.
«Anche se le quantità possono variare in base a diversi fattori, tra cui età, sesso, livello di attività fisica, clima e stato di salute generale, le linee guida raccomandano di bere circa 2 litri di acqua al giorno, l’equivalente di otto bicchieri. Cerchiamo anche il più possibile di ascoltare i segnali che il corpo ci invia».
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