Un intestino sano è fondamentale per il nostro benessere: per diffondere questa consapevolezza è nato Nutrire l’Intestino, una campagna a supporto delle farmacie e un portale ricco di consigli e informazioni per una dieta amica del tuo benessere
Quando funziona bene abbiamo una marcia in più, ma quando qualcosa non va ce ne accorgiamo subito: stiamo parlando dell'intestino, un organo così importante da essere definito il nostro “secondo cervello”. Al suo interno avvengono la digestione e l'assorbimento dei cibi, ma anche un'importante funzione immunitaria e molte funzioni metaboliche. Il suo equilibrio è molto delicato e dipende da svariati fattori, riconducibili soprattutto al nostro stile di vita.
Alimentazione sregolata ricca di zuccheri, grassi e bevande alcoliche, uso eccessivo di farmaci e sedentarietà sono fattori di rischio che mettono a dura prova il nostro intestino, così come lo stress: ormai è assodato che lo stato psicologico gioca un ruolo determinante sullo stato di salute.
Ma quando dobbiamo preoccuparci di un'alterata funzionalità dell'intestino? Se i disturbi sono saltuari possono dipendere da uno squilibrio temporaneo della microflora batterica, ma se situazioni come stitichezza, gonfiore o diarrea tendono a ripetersi nel tempo, meglio correre ai ripari, si rischia una grave alterazione della microflora e lo scatenarsi di processi infiammatori che aprono la strada a condizioni come obesità e sindrome dell'intestino irritabile.
Per informarti su come migliorare il tuo benessere intestinale visita www.nutrirelintestino.it, è un portale lanciato nell'ambito della campagna Nutrire l'Intestino a supporto delle farmacie per diffondere la consapevolezza dell'importanza di prenderci cura di questo organo fondamentale per la nostra salute. Qui trovi tante informazioni, oltre agli interventi di esperti in materia e un gustoso ricettario pensato per una dieta che contrasti i malesseri intestinali o li prevenga senza rinunciare al piacere della tavola.
Uno stile di vita corretto è il primo passo per un intestino in piena salute. Muoversi è fondamentale: non è indispensabile iscriversi in palestra, basta una camminata a passo veloce ogni giorno, oppure un giro in bici o una nuotata, o ancora pratiche “dolci” come yoga, stretching e pilates.
Per nutrire l'intestino nel modo giusto, poi, è necessario limitare il consumo di alimenti raffinati (pane e pasta di farine “bianche”) e ricchi di zuccheri e grassi, ma anche di latticini e carne rossa. È un'ottima idea, invece, mangiare più frutta, verdura e cereali integrali, oltre a bere almeno un litro e mezzo d'acqua e tisane al giorno.
Per accelerare e ottimizzare il recupero della microflora intestinale puoi assumere dei probiotici come il Saccharomyces boulardii, un lievito probiotico che contrasta efficacemente numerosi microrganismi patogeni e le loro tossine, favorisce il ripristino del microbiota intestinale e il benessere della mucosa e modula la risposta immunitaria.
Per saperne di più, visita il sito www.nutrirelintestino.it.
Il dismicrobismo
Il dismicrobismo è tra i più comuni squilibri intestinali. Si verifica quando si ha un’alterazione della flora batterica. Le cause possono essere diverse: infezioni virali, diverticoli, malattie infiammatorie croniche, ma anche stress, sedentarietà, abuso di farmaci o droghe, alimentazione scorretta troppo ricca di zuccheri e farine raffinate. Per combatterlo è essenziale seguire i consigli dati precedentemente, curando in modo particolare l'alimentazione. Se sei intollerante al lattosio dovresti evitare cibi che lo contengono e sostituire i cibi preparati con farine raffinate con quelli integrali. È anche importante consumare ogni giorno 2 porzioni di frutta e 3 di verdura e ortaggi. Se non sei abituata a mangiarne, introducile gradualmente nell’arco di 3 o 4 settimane, eviterai fastidiosi gonfiori.
Per accelerare e ottimizzare il recupero della microflora intestinale puoi assumere dei probiotici per bloccare i batteri dannosi: il Saccharomyces boulardii è un lievito probiotico che contrasta efficacemente numerosi microrganismi patogeni e le loro tossine, favorisce il ripristino del microbiota intestinale e il benessere della mucosa e modula la risposta immunitaria. In seguito, puoi assumere probiotici a base di Lattobacilli e Bifidobatteri per aiutarsi a ripristinare la fisiologica microflora intestinale.
Per saperne di più, visita il sito www.nutrirelintestino.it.
La Sindrome dell’Intestino Irritabile
Ti capita spesso di soffrire di diarrea, stipsi, gonfiore o distensione addominale? Possono essere sintomi della Sindrome dell'Intestino Irritabile, che spesso è accompagnata da insonnia, cefalea e spossatezza. Tra le cause troviamo di nuovo stress, intolleranze e allergie alimentari, infezioni, abuso o uso cronico di alcuni farmaci, alterazione della microflora intestinale. Per combatterla, oltre a ridurre lo stress, bevi molto e consulta il tuo medico per scoprire se sei intollerante al glutine o al lattosio, eliminando in caso positivo gli alimenti che contengono queste sostanze.
Riduci inoltre i cibi che contengono sostanze fermentabili, i cosiddetti FODMAP (è l’acronimo di Fermentable Oligo-di and Mono-saccharides, And Polyols), zuccheri che vengono assorbiti molto poco a livello dell’intestino tenue e che hanno un potere osmotico elevato (richiamano acqua) e vengono fermentati rapidamente dai batteri intestinali portando facilmente a disturbi come meteorismo, distensione, flatulenza, crampi e diarrea. Puoi conoscere quali sono gli alimenti a basso contenuto di FODMAP – da preferire nella dieta – sul portale www.nutrirelintestino.it.
Un prodotto a base di probiotici può esserti utile per accelerare e ottimizzare il recupero della microflora intestinale. Puoi assumere Saccharomyces boulardii, un lievito probiotico che contrasta efficacemente numerosi microrganismi patogeni e le loro tossine, favorisce il ripristino del microbiota intestinale e il benessere della mucosa e modula la risposta immunitaria. In seguito, puoi assumere probiotici a base di Lattobacilli e Bifidobatteri per aiutarti a ripristinare la fisiologica microflora intestinale.
La diarrea del viaggiatore
È capitato a tutte noi: una bella vacanza viene funestato dalla temibile “maledizione del viaggiatore”, quasi sempre quando ci si trova in luoghi dal clima caldo e in condizioni igieniche precarie. Causata da infezioni intestinali da batteri, virus o parassiti, provoca evacuazioni di feci poco formate o liquide accompagnate da malessere generale, stanchezza, crampi addominali, meteorismo, in alcuni casi anche nausea, vomito e febbriciattola.
Mai come in questo caso, prevenire è meglio che curare: cerca di bere molto, ma solo acqua in bottiglia chiusa e sigillata. In caso di disidratazione, assumi integratori specifici, evita i cibi crudi, poco cotti o preparati all’aperto e diffida di cibo venduto da ambulanti o in ristoranti dalle condizioni igieniche precarie. Lava accuratamente e spesso le mani, evitando il contatto con occhi, naso, bocca. Per dare una mano alla flora batterica intestinale assumi probotici, come Saccharomyces boulardii: la ricerca scientifica ha documentato i benefici di questo lievito probiotico in caso di diarrea del viaggiatore. Puoi assumerlo anche come forma di profilassi qualche giorno prima di partire e per almeno la prima settimana in viaggio.
Se nonostante gli accorgimenti la diarrea ti ha colpito, bevi molto (anche succhi di frutta, tè, brodo preparato con sole verdure) e assumi integratori specifici per evitare la disidratazione. Per qualche giorno è meglio evitare le bevande gassate e contenenti caffeina, i prodotti lattiero-caseari, gli alimenti ricchi di grassi e i dolci. Per ristabilire la flora batterica assumi probiotici come Saccharomyces boulardii. È sempre raccomandabile, se i sintomi persistono per alcuni giorni, consultare un medico.
Per saperne di più, visita il sito www.nutrirelintestino.it.
“Malattia del benessere”
La nostra è definita la “società del benessere”, ma questo modo di dire spesso non rispecchia pienamente la realtà. I nostri ritmi di vita, infatti, ci impongono lunghe giornate lavorative e pasti veloci, poco nutrienti e ricchi di sostanze raffinate. Un alto livello di stress, quando si protrae nel tempo, finisce per influenzare il nostro stato di salute, e l'intestino è il primo organo a risentire di uno scorretto stile di vita. Rallentare i ritmi è il primo modo per combattere la “malattia del benessere”. Un'ottima idea è quella di dedicarsi regolarmente a esercizi di rilassamento e respirazione che aiutano a migliorare anche la qualità del sonno.
Per quanto riguarda l'alimentazione, sono validi i consigli formulati per le altre alterazioni: bere molto, ridurre il consumo di alimenti zuccherati e industriali in generale, compresi i succhi di frutta e le bevande gassate; ridurre il consumo di alimenti preparati con farine raffinate e incrementare il consumo di cereali integrali e legumi. Via libera, invece, a frutta e verdura, da introdurre gradualmente nell’arco di 3 o 4 settimane per evitare fastidiosi gonfiori.
Se soffri di gonfiore addominale o meteorismo, riduci i cibi ad alto contenuto di FODMAP (puoi scoprire quali sono sul portale www.nutrirelintestino.it). Inoltre, non fare pasti troppo abbondanti, mangia tranquillamente e non reprimere lo stimolo alla defecazione. In caso di irregolarità intestinale puoi assumere probiotici come il Saccharomyces boulardii, utile per contrastare i numerosi microrganismi patogeni e favorire il ripristino del microbiota intestinale.
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