Anche in Italia stanno riscuotendo sempre più successo i “farmer’s market”, dove compri dal produttore, risparmi sulla spesa e guadagni in qualità.
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Se sei abituata alle corse col carrello tra gli scaffali del super, qui puoi tirare il freno e rilassarti. C’è chi ti spiega dove produce i formaggi, chi ti fa girare la testa con gli assaggi di vino, chi ti rivela orgoglioso i segreti di un pane fragrante. Succede ai mercati Campagna amica di Coldiretti. Un’iniziativa di successo: nati due anni fa, i “farmer’s market” italiani oggi sono 705, con un fatturato di 320 milioni di euro. Trovi qualità e freschezza Puoi acquistare verdura e frutta, innanzitutto, e poi formaggi, salumi, vino, latte, pane, marmellate, biscotti, legumi e altro ancora. Non ci sono, però, ananas, banane e nemmeno formaggini industriali. «Ai nostri mercati gli agricoltori possono vendere solo i prodotti delle loro terre», spiega Sara Paraluppi di Coldiretti. «Si può fare eccezione solo per piccole quote di alimenti provenienti da altre zone d’Italia, a condizione che abbiano ottenuto anch’essi il marchio Campagna Amica».
Ecco l'elenco di tutti i mercati regionaliChi vigila su regole e prezzi . «Per partecipare ai nostri mercati i produttori devono sottoporsi a un sistema di controlli certificati e rispettare un codice di regole. I Centri servizi territoriali di Coldiretti, per esempio, inviano per sms le indicazioni sui
prezzi che gli agricoltori devono praticare per i prodotti più comuni. «In media permettono un risparmio del 30 per cento rispetto ai negozi, ma per i prodotti più particolari e di alta qualità è difficile fare confronti con la distribuzione tradizionale: quelli a marchio Dop o Igp, per esempio, talvolta sono più cari della media anche nei nostri mercati», spiega Sara Paraluppi.
Cerca le etichette. Tutti i prodotti in vendita nei “farmer’s market” sono sottoposti alle norme sull’etichettatura degli alimenti. Quindi troverai sui biscotti e gli altri cibi confezionati l’elenco degli ingredienti, la data di scadenza e le altre indicazioni obbligatorie per legge. L’ortofrutta dovrà riportare il luogo di produzione, così come la carne. Non sempre, invece, si riceve lo scontrino a riprova dell’acquisto, perché alcuni piccoli produttori hanno un regime fiscale che non li obbliga a rilasciarlo. «Noi di Coldiretti consigliamo di consegnare comunque una ricevuta, come segno di trasparenza», conclude Sara Paraluppi
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