Il jogging da solo non basta
Molti sportivi credono che “a correre ci si alleni correndo”, è invece non è che un luogo comune. Lo imparano a loro spese i runner della domenica, che si limitano a trotterellare al parco senza affiancare alla corsa un workout adeguato. «Le zone più a rischio sono il tendine d’Achille, su cui grava tutto il peso del corpo, e le ginocchia», avverte Valeri.
Per rimediare, quindi, bisogna sempre svolgere qualche esercizio isometrico, a casa. Come la “sedia”, che si esegue con la schiena appoggiata al muro e le ginocchia piegate, utile per i quadricipiti; oppure la cicogna, da fare su un piede solo, magari anche a occhi chiusi, per rinforzare e riequilibrare i muscoli delle gambe e sgravare il tendine d’Achille. «Per ottenere i benefici sono sufficienti anche solo 5 minuti al giorno», dice Valeri.
Asfalto &Co. sono avversari troppo duri
È il problema dei cosiddetti “corridori di città”: anche se hanno il parco a meno di due isolati, preferiscono allenarsi su marciapiedi e strade asfaltate, superfici particolarmente dure. «Il running provoca numerosi microtraumi che, a lungo andare, si ripercuotono sulla salute di muscoli e articolazioni e che possono essere aggravati dalle prestazioni su terreni troppo duri», spiega Valeri.
Per evitare dolori a ginocchia, schiena e muscoli delle gambe la soluzione è semplice: correre sull’erba o sullo sterrato, superfici che puoi trovare anche nei giardini della tua città.