Un piatto fumante di pasta fatta in casa con crema di cavolo romanesco e bacche di pepe rosa. Può sembrare una ricetta tra le tante, ma Luca Roncadin e Francesca Di Leo la ricorderanno per sempre. Grazie a questi sapori, infatti, hanno appena conquistato il secondo posto al contest “Cibò. So Good!”, il festival per la valorizzazione delle eccellenze gastronomiche del territorio e della tradizione italiana.
Un piatto speciale, dunque, come speciale è la storia di questi sposi friulani, insegnanti e food blogger per passione. 42 anni lui e 40 lei, innamorati da sempre, Luca e Francesca lavorano nel mondo della scuola e da due anni raccontano la loro quotidianità alimentare su soulfoodcpr.it, ovvero “Soul Food cibo per rinascere”.
Tutto è partito da una giostra
«Quando abbiamo saputo di questa gara in programma a Bologna e riservata ai blogger, abbiamo inviato la nostra ricetta senza pensarci un istante», spiegano.
«Non ci aspettavamo nulla, invece siamo stati selezionati per la finale. Siamo partiti con 4 trolley carichi di ingredienti, pentole e accessori, perché avevamo il terrore di non trovare il mestolo ideale nel momento clou. Abbiamo partecipato allo show cooking spinti dall’entusiasmo e questo secondo posto è come una vittoria, perché ottenuto al debutto assoluto».
Per trovare la molla che li ha spinti fino al capoluogo emiliano, bisogna riavvolgere il nastro all’indietro e arrivare a un giorno preciso di quasi tre anni fa.
È Luca a riviverlo: «Ho sempre avuto un rapporto troppo spensierato con il cibo, fatto di grandi cene, peccati di gola e diete. L’ago della bilancia oscillava su e giù, ma a un certo punto ha cominciato ad andare solo su e a 39 anni pesavo quasi 200 kg. Tuttavia non ci badavo molto: canto musica soul e blues e sul palco mi sono sempre sentito al top, mi bastava quello. Finché un giorno ho accompagnato i miei studenti a un parco divertimenti e non sono riuscito a salire su una giostra perché... non ci stavo. In quel momento è scattato qualcosa dentro di me, ho capito che non potevo andare avanti così».
Un aiuto reciproco
Così Luca si rivolge all’ospedale Cattinara di Trieste, dove gli propongono l’intervento di riduzione dello stomaco. Lui accetta senza indugio e Francesca lo segue passo dopo passo.
«Ne ho approfittato per rivedere anch’io la mia alimentazione», racconta. «Sfioravo i 100 kg e quando mio marito, dopo l’operazione, ha iniziato una vera rieducazione a tavola, mi sono associata. All’inizio doveva addirittura mangiare omogeneizzati e così cercavamo abbinamenti leggeri ma appetibili. Luca ha perso 10 kg al mese per 10 mesi e in totale ci siamo liberati di 130 kg. Ma soprattutto abbiamo scoperto questa voglia di sviluppare una cucina gustosa e sana».
Dimagriti, ma con il cibo
Oggi Luca e Francesca vanno a caccia di ingredienti da produttori locali e poi sperimentano sempre nuove ricette, raccontando il tutto sul loro blog.
«Da insegnanti abbiamo la vocazione a spiegare e condividere e il nostro sito assomiglia a un diario. Tutti i nostri piatti e consigli sono supervisionati dall’ospedale di Trieste e il punto di partenza è la famosa piramide alimentare della dieta mediterranea, che privilegia frutta, verdura e legumi. Noi siamo dimagriti con il cibo, non con beveroni o pillole e, raccontandolo, vogliamo dimostrare che è un percorso possibile. E che si può cambiare il proprio rapporto con il cibo: prima ci toglieva energia, oggi ce la regala.
Il nostro progetto è una continua scoperta delle eccellenze del territorio e di metodi di cottura alternativi. Cuciniamo spesso anche per gli amici e la nostra tavola è diventata il paradiso della convivialità. Una cosa che ci dà la carica come i tanti che ci ringraziano per averli aiutati a combinare gola e salute».
Un libro per onnivori felici
Non demonizzare il cibo, ma imparare a sceglierlo per combinare buona tavola e salute. L’idea che ispira il blog di Luca e Francesca è anche alla base del libro di Roberta Schira I nuovi onnivori - La gioia di mangiare tutto (Vallardi, 16,90 €).
L’autrice inventa un curioso personaggio, un agronomo italoamericano che sta pensando di dire addio alla carne, per farci scoprire l’importanza dei prodotti di stagione, freschi e a impatto zero, ma anche per sfatare falsi miti e snocciolare aneddoti e curiosità in campo alimentare. Senza dimenticare l’importanza della convivialità.
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Articolo pubblicato nel n° 21 di Starbene in edicola dal 7 maggio 2019