di Francesca Soccorsi
Se hai bisogno di bruciare grassi, per assottigliare il punto vita e addolcire la linea dell’addome, devi “insegnare” al tuo organismo come utilizzarli a scopo energetico.
«Missione non facile, perché la prima fonte di energia del nostro corpo è rappresentata dai carboidrati e non dai lipidi. Come puoi riuscirci? Concediti di tanto in tanto una giornata speciale, che ti aiuta a “liberare” le cellule adipose dai grassi di deposito.
SCEGLI GLI INGREDIENTI GIUSTI
Contrariamente a ciò che potresti pensare, non serve digiunare: piuttosto, bisogna consumare alimenti che favoriscano l’uso dei grassi corporei per produrre energia», spiega la dottoressa Cinzia Longobucco, biologa nutrizionista a Bari.
Quindi, a tavola, non possono mancare il peperoncino, che, grazie al suo principio attivo, la capsaicina, stimola la produzione di calore, agrumi come il pompelmo e il limone, in grado di regolare i livelli di insulina nel sangue, ma anche il tè verde, l’aglio e l’aceto di mele, che stimolano il metabolismo basale.
«Poi, devi consumare proteine nobili, indispensabili per rinforzare la massa magra, e cereali integrali: se non si mangiano carboidrati, infatti, l’organismo, privato del glucosio, utilizza le scorte contenute nel fegato e nei muscoli.
Ma, quando finiscono, ha bisogno di reintegrarle, quindi invia al cervello segnali di fame che inducono ad abbuffarsi di zuccheri. E si ottiene l’effetto contrario. Infine, bevi tanto: l’acqua attiva la termogenesi, un processo metabolico che attiva il consumo dei grassi», conclude l’esperta. Ecco cosa mangiare nella giornata bruciagrassi.
IL PROGRAMMA DA SEGUIRE PER UN GIORNO
COLAZIONE
tè verde + 1 fetta di pane integrale tostato.
SPUNTINO
frullato di papaya, pompelmo e kiwi.
PRANZO
50 g di pasta integrale condita con salsa di pomodoro fresco e peperoncino + broccoli ripassati con aglio.
MERENDA
un bicchiere di acqua calda con scorza di limone biologico
CENA
petto di pollo ai ferri + insalata verde con anelli di cipolla fresca condita con aceto di mele e 1 cucchiaino di olio.
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Articolo pubblicato sul n.8 di Starbene in edicola dal 07/02/2017