di Francesca Morelli
«L’alitosi - spiega il professor Luca Levrini, direttore del Centro di Ricerca Universitario Oro Cranio Facciale dell’Università degli Studi dell'Insubria, Como-Varese – riguarda circa il 50% delle persone, in prevalenza donne, ‘favorite’ nello sviluppo di questa problematica a causa di una maggiore emotività e sensibilità o da alcune condizioni fisiologiche come la gravidanza e il ciclo mestruale che alterano anche la qualità dei batteri presenti in bocca, con un aumento delle probabilità di cattivo odore.
Una maggiore attenzione alla cura dell’igiene orale, utilizzando il filo interdentale e il collutorio, ogni volta che ci si lava i denti dopo i pasti, sono un’ottima abitudine che protegge e migliora la salute della bocca, compreso l’alito».
Due test per capire se l'alitosi è reale o immaginaria
Sei sicura che il tuo alito sia davvero pesante o vivi nell’ossessione che lo sia? «La persona convinta di avere un problema di alito cattivo - aggiunge Levrini – adotta comportamenti cautelativi, come mettere la mano davanti alla bocca quando parla; mantenersi a una certa distanza dalle persone; praticare una igiene orale costante e accurata». Secondo una indagine svolta da ricercatori belgi su un campione di 2 mila persone, il 16% riferirebbero di avere un problema di alito cattivo, tuttavia a torto.
Capire se l’alito cattivo è un problema reale o immaginario, è possibile con due facilissimi auto-test che misurano efficacemente la sicurezza dell’alito. È sufficiente:
- annusare il filo interdentale fatto passare tra i denti o in alternativa un cucchiaio fatto scorrere sulla lingua dalla gola verso la punta;
- chiedere ad una persona di mettersi a 10 centimetri dalla propria bocca, quindi contando ad alta voce fino a 20, annotare a quale numero viene percepito il cattivo odore. Minore è il numero, maggiore è la pesantezza dell’alitosi. «Questo test – commenta Levrini - permette di verificare le modifiche dell’alito nel tempo, per esempio dopo una seduta di igiene orale dal dentista, dopo aver fumato, aver lavato i denti o al risveglio quando l’alitosi è una condizione frequente perché, durante la notte, si riduce il flusso salivare».
Buone abitudini per scongiurare i rischi
Oltre ai test di cui sopra, per avere un alito fresco può essere efficace e utile correggere alcune abitudini:
- Ritagliare maggiori spazi per te stessa Dedicarsi a hobby e attività gratificanti, soprattutto all’aria aperta e con l’avvio della bella stagione, allevia il peso e le tensioni della quotidianità, riducendo anche il rischio di restare a ‘bocca asciutta’ e di avere quindi l’alito cattivo.
- Parlare poco o di meno È un sano esercizio di pulizia della bocca! Quando si parla, specie se si è un po’ logorroici, l’aria che entra nella bocca essicca la saliva. Il rischio che ciò accada è più elevato in caso di professioni in cui l’uso della parola è frequente e/o costituisce la parte essenziale del lavoro. Devono fare più attenzione, ad esempio, gli insegnanti, gli avvocati, o i receptionist. Ma il rimedio c’è: «Nel corso della giornata – raccomanda l’esperto - è bene sorseggiare dell’acqua che mantiene la bocca idratata oppure utilizzare appositi spray. Si tratta di abitudini che andrebbero adottate e mantenute nel tempo, poiché con il passare degli anni, fisiologicamente, la qualità dell’alito può peggiorare e diventare più pesante».
- Non saltare i pasti, neppure per stress e rabbia. Eviterai così di arrivare al momento del pasto affamata, ma soprattutto mangiando, stimolerai la produzione di saliva, che rimuove cibo e batteri, purificando anche l’alito. Nel caso sia costretta a digiunare o a consumare pasti molto proteici e poveri di carboidrati che possono indurre la formazione di acetone, è consigliato bere molta acqua, tè verde o alla menta, tisane all’anice o al finocchio, masticare prezzemolo: tutti espedienti che possono contribuire a coprire l’alito pesante.
- Scegliere cibi giusti. Molta frutta, verdura, legumi, yogurt, ma anche sorseggiare lentamente tisane con finocchio, tarassaco e curcuma sono ad hoc per contribuire all’igiene orale. Ricordati, in assenza di dentifricio e spazzolino con il quale pulire anche la superficie della lingua, di masticare, gomme con stevia o xilitolo per stimolare la produzione di saliva.
Fai la tua domanda ai nostri esperti