di Angela Cotticelli
Quando ci si mette a dieta alcune persone riescono a perdere facilmente i chili di troppo, altre invece hanno difficoltà a dimagrire. La causa potrebbe essere il set point, un peso “predeterminato” e difeso dall’organismo grazie a un sistema di controllo, che a volte è sbagliato. Ciò vuol dire che persino una persona sottopeso può fare fatica a ingrassare, così come una sovrappeso può avere difficoltà a dimagrire.
Il set point può variare di due chili in più o in meno e può aumentare con gli anni, la sedentarietà, la cattiva nutrizione, uno stato depressivo e persino uno shock. Ma come resettare il metabolismo e ritrovare il peso forma? Occhi puntati sull’ipotalamo, il regista ormonale e metabolico dell’intero organismo. Lo spiega il professor Pier Luigi Rossi, docente di Scienza dell’Alimentazione all’Università di Siena- Arezzo.
Peso, il punto di equilibrio
«In molti pensano di poter stare a dieta per un periodo di tempo limitato e ottenere un immediato dimagrimento. Ma queste aspettative vengono per lo più deluse. Vediamo perché. L’ipotalamo controlla molte funzioni vitali, quali battito cardiaco, ritmo respiratorio, pressione arteriosa, temperatura corporea, fame, sazietà, sete, rabbia, gioia, piacere alimentare e sessuale. Su queste funzioni regola il nostro set point, o punto di equilibrio, un peso predeterminato diverso in ogni singola persona e che, una volta fissato, l’ipotalamo tende a conservare invariato nel tempo. Ecco perché gran parte delle persone mantiene lo stesso peso per tutta la vita, oscillando solo di alcuni chili», chiarisce l’esperto.
Il “cortocircuito” per dimagrire
Dobbiamo quindi partire dall’ipotalamo per dimagrire e per mantenere un sano peso corporeo. Quest’organo ha le dimensioni di una mandorla e pesa solo alcuni grammi. Eppure ricopre un ruolo fondamentale.
«L'ipotalamo una struttura nervosa che riceve gli impulsi periferici, nutrizionali, ambientali, emotivi, ed elabora azioni ormonali e nervose svincolate dalla nostra volontà. È posizionato nel cervello cranico al di sotto del talamo. Ciascuno di noi per vivere ha una sua personale domanda di energia, accumulata nel grasso corporeo. La natura, per garantire una funzione così vitale e primaria, ha reso l’ipotalamo capace di coordinare l’accumulo e il dispendio di energia corporea. Attraverso una straordinaria rete neurale, l’ipotalamo riceve informazioni sulla disponibilità energetica accumulata e sulla qualità degli acidi grassi tenuti come riserva. Adiposità, obesità e sovrappeso esprimono un “cortocircuito” che non solo è causa di grasso in eccesso, ma può provocare anche un progressivo svuotamento in alcune zone corporee», spiega il professore.
Come migliorare il set point
Dimagrire vuol dire perdere massa grassa e migliorare il proprio set point, dato dal rapporto tra massa magra muscolare e massa grassa, che possiamo facilmente calcolare ricorrendo alla DEXA total body.
«È proprio sul set point che occorre spostare la nostra conoscenza, abbandonando l’energy gap, il principio cardine della vecchia dietologia, basata sul calcolo giornaliero delle calorie. Pretendere di perdere peso solo riducendo il cibo giornaliero è davvero uno scenario superato. Avere un set point sbilanciato a favore della massa grassa impedisce il dimagrimento o lo rallenta. Questo poiché la capacità di “bruciare”, di ossidare i grassi è nettamente ridotta. Con un set point negativo occorre realizzare un recupero di massa magra muscolare grazie ad un’attività aerobica e ad esercizi di resistenza, utilizzando anche a casa bande elastiche e pesi. Agendo solo sul cibo si hanno risultati scarsi o nulli. Ecco il motivo per cui molti hanno risultati splendidi ed altri scarsi», chiarisce l’esperto.
Così consolidi il nuovo peso
Abbiamo visto che se in partenza la persona ha un set point negativo, prima di tutto deve modificare la sua composizione corporea per poter perdere peso. Ma non basta, per consentire il reset delle funzioni vitali, una volta raggiunto il risultato desiderato, bisogna consolidarlo.
«Occorre tenere “fermo” il nuovo peso corporeo per almeno sei mesi, per fissare per sempre un nuovo set point vitale nell’ipotalamo», conclude il professor Pier Luigi Rossi.
Un esame molto utile: la DEXA
La DEXA (Dual Energy X-Ray Absorptiometry), densitometria assiale a raggi X a doppia energia, è uno strumento diagnostico capace di misurare il comparto osseo, muscolare e adiposo dell’intero organismo e di specifiche aree anatomiche. La conoscenza di questi valori, oltre al calcolo del set point, consente di monitorare nel tempo la variazione della composizione corporea.
Una persona può avere lo stesso peso a 60 anni come a 20 anni, ma avrà un organismo completamente diverso nella sua composizione corporea. Mantenere una massa magra muscolare dominante sulla massa adiposa è l’obiettivo da perseguire. Questa indagine, inoltre, viene utilizzata per la prevenzione dell’osteoporosi.
Il tuo menu un 7 giorni
Ecco cosa mangiare per resettare un set point alterato da una dieta ricca di cibi di origine animale come salumi, formaggi e carni rosse.
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