di Angela Cotticelli
Per riprogrammare il set point, e riuscire a dimagrire, oltre a fare attività fisica, segui per 2 settimane una dieta ovo-pesco-vegetale, ricca di proteine magre che fanno aumentare il muscolo e diminuire l’infiammazione. Poi si può riprendere la dieta abituale, per ripetere ciclicamente l’alimentazione ovo-pesco-vegetale che agisce come ginnastica ormonale dell’ipotalamo.
1) Colazione: una tazza di tè verde non zuccherato, uno yogurt di capra o, in alternativa, un bicchiere di latte, un cucchiaio di miele e 2 noci. Un caffè, se gradito, non zuccherato.
2) Spuntini: è bene non superare i tre frutti in una giornata, da consumarsi negli spuntini della mattina o nel pomeriggio. Sì a un estratto o un centrifugato composto dall’80% di verdura e il 20% di frutta. Scegliere sempre alimenti di stagione.
3) Uova: (2 volte a settimana): garantiscono un buon apporto di vitamina D, proteine di alto valore biologico, ferro, vitamina B12 e vitamina A.
4) Pasta integrale: (1- 2 volte a settimana): sì alla pasta condita con verdure o con un sugo leggero fatto in casa.
5) Cereali integrali: (3 volte a settimana): apportano una sana dose di carboidrati complessi, minerali, vitamine e fibra alimentare adeguata al controllo del microbiota intestinale. Contengono, inoltre, molecole con azione positiva sul sistema linfatico corporeo, necessario per favorire il drenaggio metabolico di tessuti e organi.
6) Alimenti vegetali: sì ai legumi 2 volte a settimana e tofu, una volta a settimana. Noci e semi devono essere presenti ogni giorno, così come non devono mancare due porzioni di verdura (cotta e cruda) ad ogni pasto.
7) Pizza vegetale: nel week end, una volta a settimana, ci si può concedere una pizza marinara con aggiunta di acciughe. In questo modo si potrà mantenere la convivialità.
8) La frutta: non va consumata a fine del pasto poiché, specie mela, pera, banane, kaki e kiwi contengono dosi elevate di fruttosio, che può essere subito convertito nel fegato in acidi grassi.
9) Pesce: (3 volte a settimana): meglio scegliere quello pescato e di piccola pezzatura, come: salmone, acciughe, aringhe, sardine, trote e sgombri, con più basso contenuto in mercurio. Sì anche a molluschi, crostacei d’acqua dolce e salata. Cozze e vongole, ad esempio, sono cariche di preziosi minerali.
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