Fra le loro molte proprietà i cibi fermentati hanno anche quella di aiutarti a smaltire qualche chilo di troppo. Con l’aiuto della dottoressa Samantha Biale, nutrizionista e diet coach, ti spieghiamo perché.
Il problema
«In presenza di una flora batterica (“microbiota”) squilibrata si instaura uno stato infiammatorio nell’intestino che può alterare l’assorbimento e il metabolismo dei nutrienti, spianando così la strada all’aumento di peso», spiega la nostra esperta.
«Molti processi che favoriscono il dimagrimento avvengono proprio a livello di quest’organo e non è un caso che le persone magre possiedono generalmente una microflora intestinale più ricca e varia di quelle grasse».
La soluzione
La maggior parte dei prodotti fermentati, come yogurt, kefir e latte fermentato, proviene dal mondo lattiero-caseario. «Ma ci sono anche alimenti quali i crauti, l’aceto di sidro di mele o il tempeh, ottenuto dai semi di soia.
Tutti contengono fermenti probiotici utili per riequilibrare la flora intestinale, favorire la proliferazione di ceppi benefici in grado di modulare l’assorbimento dei nutrienti, tra cui zuccheri e grassi, e contrastare la crescita di batteri dannosi», prosegue la nostra diet coach.
«E ricordati che l’azione dei probiotici è potenziata dal consumo abituale di cibi ricchi di prebiotici: fibre indigeribili di cereali integrali, verdura a foglia verde, cipolle, mele, banane, semi di lino e mandorle».
La top 5 per essere più leggera
1. Kefir
«È ottenuto dalla fermentazione del latte da parte dei fermenti di kefir, cioè agglomerati di polisaccaridi, batteri e lieviti benefici per il tratto intestinale», afferma l’esperta.
2. Yogurt
«Contiene il Lactobacillus bulgaricus, un batterio in grado di produrre tre sostanze attive contro diverse specie batteriche dannose che ci fanno aumentare di peso», assicura la nutrizionista.
3. Latte fermentato probiotico
«I probiotici contenuti nel latte fermentato resistono all’acidità dei succhi gastrici, quindi riescono a riprodursi nell’intestino e a favorire l’equilibrio della flora», spiega la dottoressa Biale.
4. Crauti
«Sono una preparazione a base di cavolo cappuccio sottoposto a fermentazione naturale per circa due mesi. Il procedimento, nato come metodo di conservazione, arricchisce l’alimento di ceppi batterici probiotici», chiarisce la nostra diet coach.
5. Tempeh
«È un panetto compatto, costituito da semi di soia gialla, cotti e fermentati mediante le spore del fungo Rhizopus oligosporus, che conferiscono all’alimento la capacità di colonizzare il colon con batteri benefici», osserva Samantha Biale.
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Articolo pubblicato sul n.1 di Starbene in edicola dal 19/12/2017