Il gusto si educa da piccoli (e anche un po’ da grandi)
«Ho seguito Emanuela nel suo dimagrimento e, allo stesso tempo, nei suoi progressi con il figlio, che terminava lo svezzamento», spiega la dietologa Carla Lertola. «Prima dei due anni, la metà dei bambini attraversa un periodo di “neofobia”, cioè è restio ad assaggiare cibi nuovi, o seleziona un numero ristretto di alimenti tra quelli che già mangia.
Anche Lorenzo cominciava a rifiutare alcune verdure, ma Emanuela è stata brava e paziente e, forte delle sue nuove competenze alimentari, gliele ha proposte sotto forma di puré colorati, oppure associate ai cereali, così da renderle più sazianti.
Il risultato è che Lorenzo ora al nido mangia di tutto: ed è dimostrato che i bambini che consumano una maggiore varietà di verdure intorno ai due anni, manterranno tale abitudine da adulti. Questo esercizio di pazienza materna Emanuela l’ha rivolto anche a se stessa, con l'aiuto della Dieta Libera: più tipi di verdure, di cereali (l’infinità varietà degli integrali), di legumi, in tanti abbinamenti diversi».