NESSUN CIBO È ESCLUSO
Ma quali sono gli alimenti da portare più frequentemente in tavola e quali, invece, quelli da bandire? «Iniziamo col chiarire che non si tratta di una dieta di esclusione, ma di sostituzione di alcuni cibi con altri, ugualmente buoni e salutari», ci tiene a puntualizzare il professor Corazziari. «Se ben calibrata sulle diverse esigenze di ognuno, fornisce il giusto apporto di calorie e nutrienti.
Inoltre, con le opportune variazioni, è adattabile a chi è diabetico o celiaco, vegetariano o vegano e a chi deve perdere (o guadagnare) qualche chilo. Certo, durante le prime 3-4 settimane la riduzione dei cibi ad alto contenuto di FODMAP può essere drastica, ma poi ne vengono reintrodotte progressivamente piccole quantità senzache ciò provochi alcun disturbo».
Tutto merito di menu attenti a non sovraccaricare l’apparato gastrointestinale. Basta distribuire le calorie giornaliere in più pasti con quantità e volumi controllati (come nello schema qui di seguito, messo a punto dal nostro esperto per una donna normopeso, con uno stile di vita moderatamente attivo). Non resta quindi che precisare quali sono i cibi vietati nella fase iniziale.
Nella categoria latte e derivati, quelli di mucca, capra, pecora, i formaggi morbidi e freschi, le creme di gelato. Da sostituire con latte di soia o riso, formaggi duri e stagionati, burro, sorbetti. No a tutti i legumi (con l’eccezione dei fagiolini). No anche a carciofi, asparagi, barbabietole, cavolfiori, funghi, cavolini di Bruxelles, broccoli, cavoli, finocchi, cipolle, piselli. Via libera, invece, a sedano, peperoni, melanzane, zucca, pomodori, germogli di bambù.
Tra la frutta: meglio stare alla larga da mele, pere, mango, cachi, albicocche, ciliegie, susine, prugne, avocado, noci & Co. Mentre non hanno particolari controindicazioni banane, mirtilli, pompelmi, fragole, lamponi, uva, meloni, kiwi, limoni, mandarini, arance, lamponi.
Quanto ai cereali: stop a frumento e segale e ok a riso, mais, farro. Infine: no ai dolcificanti (miele compreso). Sì a sciroppo d’acero e zucchero comune (saccarosio).