L’ayurveda, che in sanscrito significa “scienza della vita”, ti insegna non solo a ritrovare il benessere rispettando i ritmi della natura, ma anche a mangiare meglio (e a conquistare il peso forma), scoprendo quali sono i cibi più indicati per te.
«Secondo la tradizionale medicina indiana in ogni persona sono presenti 3 differenti dosha (Vata, Pitta e Kapha), ovvero 3 diversi principi metabolici da cui risulta la costituzione di ciascun individuo», spiega la dottoressa Laura Muscarella, psicologa e operatrice ayurvedica a Palermo. «È dal loro equilibrio che dipende il nostro stato di salute, ma bisogna anche considerare che normalmente uno dei 3 dosha è dominante e sapere di quale si tratta è fondamentale per iniziare a seguire un’alimentazione più in linea con la nostra costituzione e le esigenze del nostro corpo e della nostra mente». Con il vantaggio non solo di fare pace con la bilancia, ma anche di risolvere tutta una serie di disturbi collegati a una dieta sbagliata, a partire da quelli digestivi.
In fondo all’articolo trovi una descrizione (prevalentemente fisica, ma anche psicologica) di ciascun dosha per riuscire a individuare quale sia quello che ti caratterizza. Di seguito, vediamo le principali caratteristiche di ciascun dosha e quali sono i cibi ai quali fare maggiormente attenzione per evitare negativi eccessi dell’uno piuttosto che dell’altro.
VATA NON AMA I CIBI FREDDI E SECCHI
«Vata governa l’equilibrio sensoriale e mentale e il movimento. La sua sede principale è il colon e, quando questo dosha è in equilibro, elimini al meglio le tossine, respiri bene, i tuoi sensi sono particolarmente “svegli”, i pensieri veloci, creativi e spinti alla conoscenza», spiega la dottoressa Muscarella. «Un eccesso di Vata, dovuto per esempio a un esagerato consumo di cibi freddi, secchi e troppo dolci, provoca invece costipazione, insonnia, confusione e nervosismo».
PITTA DEVE EVITARE I PIATTI SALATI
«Questo dosha influenza la percezione visiva, la sete, la fame, il coraggio. Ha sede nel fegato: quando è in equilibrio, digerisci bene e riesci a gestire al meglio le situazioni complesse», afferma l’esperta. «Se però è presente in misura eccessiva (perché hai mangiato cibi troppo salati o acidi, come pomodori, kiwi e agrumi), causa una sensazione esagerata di calore e bruciore, fame e sete intense e difficoltà a dormire, oltre a indurre fermentazioni intestinali, infiammazioni e sudorazione eccessiva».
NIENTE FRITTI NÉ DOLCI PER KAPHA
«Kapha ha il potere di unire e nutrire. La sua sede principale è il sistema immunitario. Quando è in equilibrio, hai un sonno profondo e tranquillo, sei concentrata e ricordi meglio le cose», rivela la dottoressa Muscarella. «Un eccesso (magari dovuto a un’abbuffata di fritti, dolci e piatti freddi) provoca invece letargia, senso di pesantezza, raffreddamento, debolezza degli arti, tosse, respiro difficoltoso. Inoltre, aumenti di peso e accumuli acqua e grasso, diventando debole».
LE INDICAZIONI GENERALI
Forse l’hai già notato leggendo le righe sopra: anche se in misura diversa, secondo l’ayurveda portare in tavola cibi freddi risulta controproducente per tutti i dosha. Non a caso i menu che trovi nelle prossime pagine ti fanno puntare su quelli caldi, tiepidi o brodosi, proponendo raramente anche le verdure crude, che nelle diete estive la fanno da padrone.
Nella stagione calda è poi meglio limitare (o eliminare del tutto) i fritti e la carne, in particolare quella rossa e gli insaccati. Sì invece ai latticini freschi e al pesce di piccole dimensioni, così come sono promossi i cereali, soprattutto il riso basmati. Piccole dosi, invece, per il grano saraceno, perché molto riscaldante.
ACQUA IN ABBONDANZA
«Nella stagione calda bisogna poi bere, bere e ancora bere», esorta l’operatrice ayurvedica. «Come si sa, l’acqua è l’elemento chiave per affrontare il caldo estivo e secondo l’ayurveda è necessario assumerne 2 litri al giorno (rigorosamente a temperatura ambiente) per contrastare la perdita di liquidi causata dall’aumentata sudorazione. Inoltre, l’acqua va sorseggiata poco alla volta durante l’intera giornata, in modo da riuscire a “digerirla meglio”, evitando anche di dover correre in bagno in continuazione».
ALTRE BEVANDE OK
Sono da evitare le bibite gassate e i succhi confezionati, spesso addizionati di zuccheri ed edulcoranti.
«Ok invece a latte di cocco o di mandorle o ancora al succo di aloe vera, dolcificata all’occorrenza con miele. Sono perfette anche le tisane preparate con miscele di erbe e spezie come menta, finocchio o coriandolo», suggerisce Laura Muscarella. «È ottimo anche un infuso di karkadè al mattino appena ci si sveglia, preparato con acqua bollita almeno 10 minuti: aiuta a sentire meno caldo durante la giornata e in più contribuisce alla corretta depurazione dell’organismo. Infine, è consigliabile camminare almeno 30 minuti la mattina presto o al calar del sole: per riequilibrare le energie e contrastare l’accumulo di peso».
QUAL È IL TUO DOSHA DOMINANTE?
Grazie a queste descrizioni individua quello in cui ti riconosci di più. Poi sfoglia la gallery e segui la dieta corrispondente.
- Vata
La persona in cui prevale questo dosha ha un fisico sottile, la pelle secca, gli occhi piccoli castani o neri. Tende ad avere mani e piedi freddi. È veloce nel mangiare e camminare, così come sul lavoro, anche se si stanca facilmente. È ansiosa, spesso spendacciona, e tende a preoccuparsi senza motivo o all’opposto ad avere eccessivi entusiasmi. Mal sopporta grandi responsabilità e temperature troppo basse.
- Pitta
In questo caso la corporatura è media. I capelli sono biondi o ramati e tendono a diradarsi presto. La pelle è delicata, con nei o lentiggini. Di solito suda molto e ha un ottimo appetito. Sa parlare in pubblico, è preciso, pungente e ama circondarsi di cose belle. Ma è anche una persona a rischio stress.
- Kapha
Con questo elemento predominante la corporatura è robusta, la pelle grassa, gli occhi sono chiari e i capelli scuri. Chi è Kapha, resiste poi bene alla fatica e predilige cibi caldi e secchi. Vanta un carattere stabile e un forte impulso sessuale, ma anche una tendenza alla sedentarietà.
TIPO CHE SEI, MENU CHE SEGUI
Nella gallery qui sotto, ecco la dieta “ad hoc” per ciascun tipo di dosha secondo i principi dell’ayurveda e con la supervisione della dottoressa Diana Scatozza, medico nutrizionista.
«La mattina appena sveglia bevi inoltre una tazza di acqua che avrai fatto bollire per almeno 10 minuti: aumenta il fuoco digestivo e ripulisce gli organi interni dalle tossine», consiglia Laura Muscarella.
Per preparare il lassì: diluisci 1 vasetto di yogurt bianco da 125g in 3 parti d’acqua (puoi usare lo stesso vasetto come misurino). Poi aggiungi le spezie indicate nella dieta.
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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dal 17/7/2018