Un addome espanso può dipendere dai chili di troppo, ma non solo. Potrebbe per esempio essere conseguenza di gonfiore (presenza di aria nell’intestino) o degli ormoni che dopo la menopausa fanno ingrassare le donne sulla pancia come accade di solito agli uomini.
Con la consulenza della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’alimentazione a Palermo, ecco i cibi da preferire o evitare caso per caso. Ma non ridurre troppo le calorie: le diete drastiche, avverte uno studio della Georgetown University di Washington, sono controproducenti perché spingono l’organismo ad accumulare adipe nel tentativo di fronteggiare la “carestia”.
- Se è l’aria che ti gonfia l’addome come un palloncino
A tavola evita il consumo di bibite gassate, prodotti ricchi di zuccheri (come quelli da forno) e lievitati. No anche ai cibi che contengono molto sale, in particolare salse da condimento, snack, frutta secca salata, prodotti affumicati, salumi, dadi e formaggi stagionati: come i legumi, possono fermentare e causare gonfiore e pesantezza.
Privilegia invece gli alimenti ricchi di proteine facilmente digeribili (carne bianca o pesce), le verdure cotte (radicchio, carciofi, finocchi) e le erbe aromatiche.
- Se è la ciccia che ti espande il punto-vita
Porta in tavola raramente burro, formaggi, salse, salumi e prodotti industriali: sono ricchi di grassi saturi, dannosi per la linea e per la salute.
Nel menu quotidiano punta invece sui grassi “buoni”, i cosiddetti Omega 3: stimolano la produzione di leptina, un ormone che favorisce il senso di sazietà. Ne sono ricchi avocado, salmone, acciughe, sgombro, sardine, aringhe, frutta secca a guscio (in particolare le noci) e semi oleosi (di zucca, lino, canapa, chia).
- Se sono gli ormoni che ti fanno tondeggiante
In menopausa evita il consumo di cibi che contengono elevate quantità di sodio, come salumi e formaggi stagionati. Oltre a favorire il gonfiore, diminuiscono l’assimilazione del calcio, un minerale indispensabile per prevenire l’osteoporosi.
Privilegia invece gli alimenti che contengono fitoestrogeni: favoriscono l’equilibrio ormonale e aiutano a gestire meglio i disturbi tipici di questo periodo. Ne sono ricchi asparagi, legumi (la soia e derivati), orzo, avena, semi di lino e riso integrale.
PER OGNI CAUSA, IL SUO MENU
A cura della dottoressa Schirò, tre giornate-tipo a seconda del problema:
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Articolo pubblicato sul n° 14 di Starbene in edicolca dal 19 marzo 2019