di Daniela Bavestrello
Articolo pubblicato sul n. 4 di Starbene in edicola dal 10/01/201
di Daniela Bavestrello
È scritto ovunque. Le statistiche riportano puntigliosamente la percentuale di peso che la maggior parte di noi ha messo su durante il periodo natalizio.
Eppure, nonostante sappiamo che questi chili in più hanno una legittima motivazione, consideriamo un fallimento non aver saputo resistere alla tentazione di panettone, lenticchie e cotechino.
Come se stare bene significasse sempre e soltanto: rinunciare, soffrire, combattere senza posa. Se anche tu confondi il fatto di aver mangiato qualcosa di troppo, in compagnia degli altri, con l’idea di non essere capace di trattenerti e quindi di non valere nulla, di non essere degna di stima e apprezzamento, corri subito ai ripari.
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PUNTA SENZA STRESS SU MENU PIÙ LEGGERI
Smettila di pensare a perché (come al solito) non sei riuscita a resistere. La vera domanda che devi porti, infatti, è se sei in grado di rientrare in un regime alimentare “controllato” adesso che tutto ha ripreso a scorrere normalmente.
Ricorda che dieta, nel suo significato più autentico, non significa solo perdere peso, ma reagire, in maniera appropriata e salutare, a ogni variazione della tua quotidianità, dal greco dìaita, ovvero “modo di vita”: un insieme di indicazioni non solo relative al comportamento a tavola, ma anche al movimento fisico, al riposo e alle altre attività utili per mantenerti sana, come andare al cinema o a teatro, vederti con le amiche, dedicare più tempo a te stessa.
Non un insieme di regole assolute, ma un sistema che tenga conto delle variabili in gioco. In questa accezione rimetterti a dieta vuol dire che, passati i momenti felici e goduriosi delle feste comandate, sarai capace, anche se a fatica, di ritornare alle sane abitudini di sempre, compresa quella di monitorare la quantità dei cibi che assumi, in relazione alle attività che svolgi ogni giorno.
NON PORTI OBIETTIVI IRRAGGIUNGIBILI
È una delle trappole peggiori in cui tu possa cadere. E spesso sono proprio le persone più insicure, o quelle tormentate dall’idea di fallire che ci finiscono dentro. Come se, sopraffatte dalla poca stima di sé, alla ricerca di una riscossa sconvolgente, puntassero tutto su una sola
mano per vincere. Puntata che, proprio come accade per i giocatori, di solito non aiuta a riscattare un bel niente.
È come se non ci si riuscisse a percepire come persone normali. Con le difficoltà. Con i chili di troppo che poi si smaltiranno, visto che si
entrerà in “quaresima”, ovvero nel periodo dell’astinenza e del digiuno rituale. Perché normale, in psicologia, non è chi non fa niente fuori dal solito, e segue rigidamente i propri schemi programmati, ma chi riesce ad assecondare i ritmi della natura e delle cose: a volte tanto, oppure poco, niente o moltissimo, in relazione alle diverse condizioni e situazioni.
Per questo, l’aver preso i tanto odiati due chili di troppo durante le feste natalizie, non devi considerarlo come espressione della tua insicurezza, quella che ti fa confondere il piacere di aver partecipato con la sensazione di aver perso il controllo, e ti fa percepire il peso in più come una zavorra che ti impedirà di essere felice per l’eternità.
BASTA SVALUTARSI: INCOMINCIA LA DIETA!
Perdere peso può sembrarti difficile, ma decidere di farlo, dal punto di vista psicologico, lo è ancora di più. Vuol dire porti un obiettivo lontano, cercare di raggiungere qualcosa di bello per il futuro, come una salute migliore o una linea più gradevole, rinunciando a qualcosa che ti appare piacevole nell’immediato.
Significa che devi riuscire a pensare al fatto che tra qualche settimana ti sentirai meglio, rinunciando al dolcetto (avanzo delle feste) che ti fa stare bene adesso. Ma solo per cinque minuti, perché poi cominciano i sensi di colpa e le recriminazioni. Ecco perché non riesci a trovare l’occasione giusta per superare la tua scarsa autostima e provare a metterti in gioco.
PROVA A RICORRERE A QUALCHE STRATAGEMMA
Come hai imparato a truccarti da sola per sentirti meglio quando devi uscire la sera o per il lavoro, allo stesso modo devi riuscire a trovare l’escamotage per dimagrire. Per esempio, facendo una sorta di promessa pubblica invece che privata: scegliendo un dietologo, entrando in un gruppo di auto-aiuto, stringendo un patto con un’amica.
La questione è mettere in gioco non solo te e la tua mente e la tua pancia, ma te e qualcun altro che faccia da giudice, che ti sia alleato nei
momenti difficili, che ti faccia i complimenti quando riesci a superare una impasse. E chi, meglio del team della Dieta Libera, può darti una mano? Chiamaci (dott. Carla Lertola medico dietologo. Tel. 02-70300159 - 18 gennaio ore 14-15 e dott. Daniela Bavestrello psicologa e
psicoterapeuta. Tel. 02-70300159 - 17 gennaio ore 9.30-10.30).
La parte peggiore di ogni dieta non è riuscire a mangiare le cose giuste nella misura adeguata, ma tenere duro di fronte alle varie situazioni che ci si presentano in continuazione. Perché alla fine il cibo possiamo arrivare a controllarlo, bilanciando gli sgarri di una settimana; più difficili da gestire sono i sensi di colpa, la voglia di lasciar perdere, la sensazione di non farcela, la sfiducia scatenata dalle abbuffate natalizie.
REGALA LE TENTAZIONI CHE HAI IN CASA!
Adesso che finalmente hai deciso di dimagrire, lasciandoti alle spalle frustrazioni e indecisioni, ti vengono in mente tutti, ma proprio tutti, i cibi dei quali hai abusato nelle ultime settimane ai quali dovrai rinunciare.
Come non farti venire voglia di dare l’assalto al frigorifero e alla dispensa? Il mio consiglio è: non ripeterti che devi cominciare la dieta. Pensa che ci sei già dentro, che la stai già facendo. Per continuarla devi solo andare a svuotare la cucina di tutto quello che non ti serve, adesso.
lLE REGOLE PER TORNARE IN FORMA
«Sono davvero pochissime», assicura la dottoressa Carla Lertola, medico dietologo e ideatore della nostra Dieta Libera. «Innanzitutto non pensare di tornare al tuo peso prenatalizio in pochi giorni, affidandoti a regimi super restrittivi se non addirittura al digiuno.
La soluzione giusta sono i nostri menu: puoi mangiare tutto (dolci esclusi, almeno in questa fase) e costruire i menu come vuoi tu». Perché per smaltire i chili accumulati in pochi giorni non devi avere fretta.
Ma recuperare (o iniziare a seguire) le buone abitudini che cerchiamo di trasmetterti settimana dopo settimana. «E se poi non sai come disfarti di quello che ti è rimasto in dispensa, pensa a quanto può esseregratificante regalarlo a chi ne ha davvero bisogno», consiglia Carla Lertola, che è anche presidente dell’associazione Robin Foood, nata per garantire da mangiare a chi è in difficoltà.
«Sarà il gesto simbolico di un nuovo inizio: quello in cui ti nutrirai meglio, rinunciando al cibo di troppo che ti fa solo male»
Articolo pubblicato sul n. 4 di Starbene in edicola dal 10/01/201
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Cara lettrice/caro lettore, le consiglio di rivolgersi ad un medico specialista in scienza dell'alimentazione o ad un servizio di dietetica di un ospedale della sua zona. In questo modo, dopo un'adeg...
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