Il potere della scrittura

Mettere nero su bianco i propri pensieri aiuta a stare meglio con se stessi e con gli altri



di Giulia Trabella

Mettere pensieri, emozioni e desideri nero su bianco aiuta a stare meglio, con se stessi e con gli altri. Fra gli studi che lo provano, c’è quello del dipartimento di psicologia sociale di Stanford (Usa). A un campione di coniugi sono bastati 21 minuti di scrittura (suddivisi in tre sedute) per accettare con più serenità i conflitti di coppia. Perché ciascun partner ha raccontato discussioni realmente avvenute, immedesimandosi in un osservatore imparziale: ha così compreso i motivi della “controparte”. Volta pagina per scoprire come scrivere può aiutare anche te.


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PER LIBERARE LE EMOZIONI

 

«La scrittura nasce nel nostro mondo interiore e porta in superficie, esorcizzandole o valorizzandole, le dimensioni psicologiche personali più nascoste», afferma la psicoterapeuta Monica Morganti nel libro Gestire la rabbia (FrancoAngeli, 19 €).


«Per questa ragione scrivere diventa un atto terapeutico, un’azione curativa: ti permette di liberarti dalle emozioni minacciose esprimendole e di sciogliere le sensazioni dolorose mettendo in ordine i pensieri e calmando l’animo. Inoltre amplia la coscienza e richiede di rallentare il ritmo ordinario dell’esistenza: per scrivere devi creare una parentesi nel tempo e nello spazio che ti fa sperimentare un vero silenzio, condizione indispensabile per sviluppare il dialogo interno.

 

È un atto che contemporaneamente avvicina e allontana: avvicina alle tue parti più intime, più nascoste, più viscerali, ma lo fa grazie a un atto di allontanamento poiché devi guardare quello che ti è accaduto e che vuoi ora raccontare da un altro punto di vista».

PER ABBASSARE LO STRESS


La scrittura può servirti anche ad affrontare meglio problemi di salute e a superarli più velocemente, come attestano, per esempio, alcuni studi su pazienti con il cancro al seno. Dopo aver scritto della loro esperienza con la malattia, le donne coinvolte hanno mostrato un miglioramento dell’umore, un rafforzamento delle difese immunitarie e una riduzione di stress e pensieri negativi.


«Ciò è possibile perché le parole sono energia attiva e hanno un’influenza straordinaria sulle emozioni e sul corpo», spiega Fulvio Fiori, esperto in discipline olistiche e ideatore del metodo Healing Writing”, che ha illustrato nel manuale fresco di stampa Curarsi con la scrittura (Tea, 15 €).


«Le parole generate nella mente creano connessioni neurofisiologiche, che modificano gli stati emotivi e arrivano persino a muovere parti del corpo su cui non hai controllo volontario. Per esempio, se pensi di essere tradita ti si strizza la pancia, oppure se immagini un cibo che adori, le tue ghiandole salivari iniziano a lavorare. Rispetto alle parole “dette”, quelle scritte sono capaci di lasciare un segno più profondo». Secondo Fulvio Fiori, la scrittura facilita anche nel mettere a fuoco le proprie aspirazioni, che poi è il primo passo per riuscire a realizzarle.


«Lo prova uno studio dell’Università di Harvard», precisa l’esperto. «I ricercatori hanno chiesto a un gruppo di ragazzi di esprimere verbalmente i propri progetti per il futuro, mentre hanno invitato un altro gruppo a scriverli. Come è andata a finire? Gli studenti che avevano messo su carta i loro obiettivi, sono riusciti a realizzarli in una misura maggiore del 70% rispetto a quelli che li avevano dichiarati solo a voce».

PER SMUSSARE LA RABBIA

James Pennebaker, professore di psicologia all’Università del Texas, nonché pioniere degli studi sul potere curativo della scrittura, è convinto che questa sia una tecnica di auto-aiuto adatta a chiunque. «Soprattutto alle persone che tendono a essere aggressive o esplodere, dal momento che mettere nero su bianco i pensieri li mette in contatto con le loro emozioni e li abitua a non farsi “cannabalizzare” dall’umore del momento.

E, poi, scrivere è una terapia veramente democratica: non sono richieste abilità letterarie, i testi prodotti non vengono giudicati da nessuno e sono nelle mani di chi li ha scritti, che è libero di farne ciò che vuole».

SPUNTI PER PARTIRE


Per far pace con le emozioni, trovare la forza di superare un momento critico oppure capire cosa vuoi fare “da grande”, non hai che l’imbarazzo della scelta: puoi tenere un diario giornaliero, raccontare episodi del tuo passato (sia in modo fedele alla realtà sia cambiando tutto ciò che ti pare), inventare favole, scrivere lettere o semplicemente liste di parole. Vuoi provare a interpellare il tuo inconscio per avere un’idea inedita di te stessa?


Esegui esercizi mirati, come quelli di scrittura istintiva proposti da Fulvio Fiori. «Dimentica per qualche istante di avere una mente, libera l’istinto e fatti cogliere di sorpresa da tre stimoli verbali consecutivi», raccomanda l’esperto. «Ecco un esempio che propongo. Il primo stimolo verbale è: scrivi di getto ciò che ti ispira la parola “identità”. Il secondo: scrivi di getto ciò che ti ispira la frase “qual è la mia identità”. Il terzo: rispondi alla domanda “che cos’è la mia identità?”.


Quando hai risposto, osserva il tuo scritto con curiosità. Se quello che leggi ti sorprende, forse l’inconscio ti sta suggerendo di ampliare la visione della tua identità. Hai preso in prestito espressioni che usa qualcuno che conosci? Probabilmente la tua relazione con questa persona è così intensa da invadere lo spazio personalissimo della tua identità. Infine, se hai usato immagini e metafore, evidentemente la tua natura artistica spinge per emergere».

METTITI ALLA PROVA

 

Per approfondire il metodo “Healing Writing” puoi seguire i corsi e le conferenze di Fulvio Fiori. Sul sito.sanartischool.it trovi tutte le informazioni. Altrimenti puoi cimentarti da sola anche con la scrittura espressiva dello psicologo James Pennebaker. Ecco le linee guida seguire.


1 Prendi carta e penna ogni volta che ne hai voglia o che senti il bisogno di farlo. Attenta, però, a non esagerare: la scrittura non deve diventare una scusa per evitare l’azione. 

2 Scrivi di getto senza preoccuparti della grammatica, dell’ortografia e dello stile. 

3 Qualunque sia l’argomento affrontato, cerca di esplorare sia l’esperienza oggettiva (cioè i fatti), sia i tuoi stati d’animo in proposito. 

4 Infine, non demoralizzarti se all’inizio trovi la cosa piuttosto complicata, imbarazzante o faticosa: non è così scontato lasciarsi andare e rivelare sul foglio i propri lati intimi. Vedrai che, con un po’ di esercizio, sarà tutto più facile e gratificante.

Articolo pubblicato sul n.42 di Starbene in edicola dal 06/10/2015

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