L'estate, con le sue promesse di benessere dopo un lungo periodo di impegno, proprio come un Giano bifronte ha sempre due facce. Da un lato, ci sentiamo felici per l'arrivo del momento di libertà tanto agognato. Dall’altro, c'è il timore della fatidica prova costume, quindi di mostrare un corpo che non è del tutto perfetto.
Qui di seguito, i nostri consigli per uscire dalla trappola della perfezione estetica, che rovina la vacanze a moltissime signore, ma che è solo frutto di un meccanismo mentale influenzato da percezioni errate e falsi miti.
1. L’idea di spogliarsi fa paura a tante donne
Sono ancora soprattutto le donne a subire la prova costume, perché convinte che l’aspetto fisico giochi per loro un ruolo prioritario. Negli uomini, di solito, sono considerate essenziali altre doti: l’intelligenza, la posizione lavorativa e il prestigio.
Motivo per cui lui ritiene di dover mostrare la carta di credito oro, anche solo per pagare l’ombrellone, mentre lei è convinta che dovrebbe esibire un corpo da favola per potersi stendere all’ombra del suddetto partner. Tutte immagini mentali, frutto di vecchi cliché, in cui al posto delle bellissime principesse troviamo le modelle dei rotocalchi.
Nella realtà, le cose sono decisamente diverse. Per questo è importante uscire da un vecchio tranello mentale che non solo fa stare male, ma soprattutto non serve proprio a nulla. L’idea della vacanza meravigliosa, della location sublime, del corpo perfetto è, per l’appunto, solo un’idea, una fantasia indotta per motivi esclusivamente commerciali.
E confondere l’immagine pubblicitaria con la realtà, significa correre il rischio di rinunciare a godersi il soggiorno al mare, con la sua buona dose di sole, di chiacchiere in spiaggia e di dolce far niente. Non solo, vivere questo periodo vacanziero con la paura di mostrarsi in costume non farà altro che rafforzare il proprio senso di inadeguatezza e una scarsa stima di sé.
Il consiglio Smettila di guardare i depliant. E cerca sulle riviste qualche scatto rubato dai paparazzi agli ombrelloni affollati o alle belle donne di turno. Scoprirai che tutti, al di fuori del set, hanno i loro difetti.
2. Il sovrappeso è spesso frutto di un'idea sbagliata
Lo dimostrano le ricerche: le donne tendono a percepirsi come più grasse di quanto non siano, e meno belle delle altre. Insomma, la prova costume è sempre un tabù. Persino quando si convincono di avere qualche aspetto positivo, si tormentano con il dubbio che, comunque, le altre facciano meno fatica a ottenere i loro stessi risultati. Fenomeno legato spesso a una bassa autostima.
Molte non si piacciono, sentono che non vanno mai “abbastanza” bene. Sul piano fisico sono sempre pronte a condannarsi. Sul piano relazionale sono abituate a misurare le qualità personali in chili, e non in successo.
Il consiglio Smettila di pensare a come sembri a te stessa, e lasciati andare alle coccole e ai complimenti delle persone che ti stanno intorno. Puoi essere certa che nelle relazioni affettive e sociali nessuno fa caso se hai o meno il fisico da top model.
3. Agli altri la tua forma fisica non interessa
Un altro pensiero che tormenta è quello per cui nonostante gli sforzi, nonostante la dieta, nonostante le cure estetiche… in spiaggia ci sarà sempre qualcuna che in costume sta meglio ed è più attraente di noi.
È come se fossimo ancora ferme alla sindrome della matrigna di Biancaneve, che ogni giorno interrogava lo specchio per sapere chi era la più bella del reame. Questa fase, tra l’invidia e l’insicurezza, per essere superata, richiede un trattamento d’urto.
Il consiglio Prova a pensare che, pur senza accorgertene, e magari neppure volendo somigliarle, in fondo stai agendo proprio come la cattiva per antonomasia delle favole. Perché, anche se non lo dichiari pubblicamente, sei preoccupata solo di far colpo su tutti.
Uomini e donne che devono guardare te e solo te, eliminando, con un colpo di magia, tutte le eventuali concorrenti. La realtà, però, è meno grandiosa e superba: probabilmente nessuna persona sconosciuta concentrerà il suo sguardo su di te per più di una frazione di secondo, tornando subito ai propri pensieri e alle proprie occupazioni. Insomma, il fatto di essere in perfetta forma o meno non interessa ai tuoi vicini d’ombrellone.
4. Concentrati su ciò che conta veramente
Andare in spiaggia non è qualcosa che fai perché ti senti fantastica. Quasi nessuna donna, neppure le più belle, si sentono così in bikini. Andare al mare, da sola, con lui o con la famiglia è qualcosa che fai per te e per le persone a cui vuoi bene.
Ecco perché diventa fondamentale la domanda: perché decido di andare al mare? Per essere la più bella? Per trovare mille ammiratori? Oppure per godermi un momento piacevole di sole. O per regalarmi qualche attimo di relax con il mio partner.
O magari per passare del tempo con la mia famiglia, grandi e piccoli compresi? Sulla base delle tue risposte potrai decidere se interrogare ancora una volta lo specchio, preparare pozioni tossiche (magari da propinare a te stessa per essere più bella la prossima stagione) oppure se partire serenamente, anche con gli eventuali chili di troppo
Il consiglio. Sulla spiaggia ognuno di noi deve dimostrare un solo valore fondamentale: la capacità di esserci, lì, in quel momento, e di godersi quello che c’è. Inclusi vento, mare mosso e nubi basse.
Pensaci: se hai dei bambini, a loro non interessa quanto sei abbronzata, se indossi il costume all’ultimo grido, o se sei cicciottella, ma solo che partecipi ai loro giochi e divertimenti. Mentre se vai in vacanza con il tuo compagno, tranquilla: lui ti conosce abbastanza da sapere come sei fatta e ti ama così, con (eventuali) difetti.
E per non fargli guardare le altre, potrai contare sulla tua complicità di coppia. Un’atmosfera e una sicurezza emotiva, nello stesso tempo, che hanno un peso ben più grande della forma fisica ma che riguardano la capacità di essere sereni, rilassati e in sintonia, ingredienti fondamentali per vivere delle bellissime vacanze. Ben più di quel numerino segnato nella bilancia!
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Articolo pubblicato sul n. 31 di Starbene in edicola dall'18/7/2017