Alzi la mano chi non considera le mestruazioni come una scocciatura. E se, invece, provassimo a trasformarle in alleate per vivere meglio e in armonia con noi stesse? La provocazione arriva da Il tuo superpotere. Come fare del ciclo un alleato per vivere al meglio e in armonia con se stesse (Fabbri, 17 €), manuale fresco di stampa dell’inglese Maisie Hill, esperta di salute della donna. Il suo messaggio: qualsiasi aspetto della vita femminile – dall’energia all’umore, dalla capacità di concentrazione all’interesse per i contatti sociali – dipende parecchio dall’andamento degli ormoni che caratterizza la quattro fasi del ciclo mensile.
La bella notizia è che ciascuna fase (mestruale compresa) presenta degli elementi positivi, semplici da sfruttare a patto che si abbia consapevolezza di quel che accade nel proprio corpo.
Non tutti i fastidi vengono per nuocere
«Nella fase mestruale, che inizia con la comparsa delle perdite, i livelli di ormoni sono bassi e questo (insieme a eventuali malesseri fisici) rende molte donne più sensibili e vulnerabili», spiega l’esperta.
Il suo consiglio, dunque, è di assecondare la momentanea tendenza al rallentamento, per esempio riposando e delegando qualche incombenza. Così facendo, otteniamo due risultati: ci concentriamo (finalmente) sui nostri interessi e bisogni, che spesso vengono messi in secondo piano dalle urgenze della quotidianità, e ci ricarichiamo di energie in vista delle settimane successive, nelle quali gli ormoni spingono all’attività e alla socialità.
Ma non è finita: «Il corpo che si libera di ciò che non serve più invita a rilasciare sia emozioni e stati d’animo repressi, sia credenze, abitudini, relazioni ormai sorpassate, superflue, esaurite», riprende Maisie Hill. «Sgombrando mente e cuore, emergono intuizioni e soluzioni creative che in altre fasi più “concitate” (nella fattispecie, quelle pre-ovulatoria e ovulatoria) faticano a trovare spazio».
Meno ansia nella fase precedente
Un’altra fase che fisicamente e mentalmente destabilizza parecchie di noi è quella pre-mestruale. «In questi giorni, infatti, l’aumento del progesterone può suscitare un “istinto di nidificazione”, che si traduce nell’impulso a portare a compimento le cose, in senso letterale e metaforico», spiega Maisie Hille.
«Purtroppo le energie in calo non aiutano, quindi bisogna sfruttare bene quelle che rimangono. Attenzione anche alla voce della coscienza, che in questo periodo acquista nuovo slancio: meglio darle retta prima che inizi a gridare».
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Articolo pubblicato sul n. 6 di Starbene in edicola dal 21 gennaio 2020