Se dici soia pensi subito a tofu, germogli e ad altre specialità della cucina cinese e giapponese. Ma pensi anche a uno straordinario legume, originario dell’Oriente e oggi coltivato in tutto il mondo, prodotto da una pianta erbacea (Glycine max), che comprende 10 mila specie diverse per dimensione e colore dei semi (verdi, gialli, marroni, neri) e noto per le sue proprietà.
La soia è, tra l’altro, anticolesterolo, allevia i disturbi della menopausa e previene le placche aterosclerotiche (anche se, secondo le ultime ricerche, ne consumiamo troppa: non dovremmo superare i 20-30 grammi al giorno). Ma le sue virtù non terminano in cucina: gli estratti della soia sono tra gli ingredienti più utilizzati in cosmetica.
«Sono inseriti nei prodotti viso e corpo perché proteggono dai radicali liberi e dalle infiammazioni cutanee, dunque dal crono e dal fotoinvecchiamento. A garantire queste performance della soia sono soprattutto gli antiossidanti isoflavoni, dei fitormoni attivi, specie grazie alle molecole genisteina e daidzeina.
In particolare, la genisteina stimola la produzione di collagene ed elastina: per questo ha un effetto ricompattante e tonificante», dice Umberto Borellini, cosmetologo, docente della Scuola superiore di medicina estetica Agorà di Milano.
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